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Come Mkhitaryan è diventato l’uomo in più della Roma 2.0 di Fonseca

Henrikh Mkhitaryan è uno degli uomini copertina di questa prima parte di stagione della Roma. Il calciatore armeno lo scorso anno è stato perseguitato dagli infortuni, che ne hanno condizionato il rendimento, ma i 5 gol e 4 assist di questo inizio di Serie A fanno capire come l’armeno sia diventato fondamentale nel sistema di Fonseca. Il tecnico portoghese esalta il suo calciatore nel post-partita: “Sa fare tutto”.
A cura di Vito Lamorte
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La Roma si gode il suo terzo posto e uno stato di forma che fa brillare gli occhi sulla sponda giallorossa del Tevere. La squadra di Paulo Fonseca in questa stagione ha perso solo la prima di campionato contro il Verona per il "caso Diawara" ma da quel momento il ruolino di marcia è impressionante: in dieci gare ufficiali tra Serie A ed Europa League sono 7 le vittorie e 3 i pareggi, che permettono alla Magica di prendersi un posto nell'élite del campionato e li mette in lista tra le pretendenti del secondo torneo continentale per club.

Sono diversi i calciatori della Roma che si stanno mettendo in evidenza in questa prima parte di stagione ma l'uomo in copertina è certamente Henrikh Mkhitaryan. Il calciatore classe 1989 ex Arsenal lo scorso anno è stato perseguitato dalla sfortuna e gli infortuni ne hanno condizionato il rendimento ma le 8 presenze con 5 gol e 4 assist, se contiamo anche l'Europa League diventano 6 reti e 5 passaggi decisivi per i compagni, fanno capire come l'armeno sia diventato fondamentale nel sistema di Fonseca. Sempre per guardare tutto attraverso i numeri, lo scorso anno il bottino finale del numero 77 è stato di 22 presenze, 9 reti e 5 assist.

I numeri sono importanti, ma spesso non sono tutto. Sì, perché per capire l'importanza di Mkhitaryan nel nuovo 3-4-2-1 della Roma bisogna esser attenti a come si muove in campo, al modo in cui riesce ad essere determinante nel raccordare il gioco e per i tempi inserimento nell'area avversaria. Il miglior marcatore di tutti i tempi della nazionale armena è diventato fondamentale per il gioco della Roma e anche contro il Parma si è visto: a parte la doppietta è sempre più evidente questo suo ‘galleggiamento' tra le avversarie per ricevere il pallone e cercare di innescare subito la verticalità.

Pedro ha caratteristiche diverse, visto che spesso è direttamente lui a cercare lo spazio con la sua velocità, mentre il trequartista ex Arsenal ha caratteristiche più adatte al palleggio e alla costruzione con i centrocampisti ma ha dimostrato di muoversi bene anche come "falso nueve", visto che nella gara prima della sosta col Genoa Paulo Fonseca lo ha spostato in posizione più avanzata e ha mostrato di essere decisivo anche così. Il tecnico portoghese ha esaltato il suo calciatore nel post-partita: “Sa fare tutto”.

Il centrocampista della Roma si è sempre mostrato molto attento alle questioni sociali e attraverso i propri profili social nei giorni scorsi ha cercato di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla guerra tra Armenia e Azerbaigian nella regione del Nagorno Karabakh. Mkhitaryan si fa sentire in campo e fuori ed è sempre più leader della Roma 2.0 di Fonseca.

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