Come ha fatto il PSG a perdere contro il Botafogo: “I nostri migliori avversari in questa stagione”

Il Mondiale per Club ha regalato la sua prima grande sorpresa con la vittoria del Botafogo contro il PSG: sulla carta sembrava una partita sbilanciata ma in campo i giganti di Luis Enrique sono crollati contro i vincitori dell'ultima Coppa Libertadores e ora è a repentaglio perfino il passaggio agli ottavi di finale. Nella notte italiana tutto è cambiato e gli appassionati si sono svegliati con la notizia più incredibile di tutte, difficile da pronosticare. È bastato un gol di Igor Jesus alla fine del primo tempo per mettere in difficoltà i francesi e fargli perdere la corona almeno per un giorno, confermando pure il trend della competizione dove le squadre sudamericane sembrano essere quelle più in forma.
Il 4-0 contro l'Atletico Madrid è soltanto un ricordo, anche se è arrivato soltanto qualche giorno fa. Troppo sicuri i parigini, forti di una rosa attrezzata e di grandi nomi che hanno deluso e non poco. L'errore dell'allenatore è stato quello di farsi tentare dai cambi, tanto che all'inizio della ripresa ne fa 4 tutti insieme per provare a ristabilire l'equilibrio. Ma non ci riesce mai e alla fine sono i brasiliani, increduli anche loro, a festeggiare la vittoria e l'approdo agli ottavi con un turno d'anticipo. Ed è stato proprio Luis Enrique a incoronare il Botafogo come avversario più tosto affrontato in tutta la stagione parlando con DAZN, nonostante abbia affrontato vere corazzate nell'ultima Champions League: "È stata la squadra che ha difeso meglio contro di noi in tutta la stagione. Non hanno fatto il blocco basso dall'inizio, sono stati molto solidi ed efficaci nelle transizioni. Non abbiamo generato le occasioni che di solito generiamo".
Il crollo del PSG contro il Botafogo
Un tonfo così era difficile da pronosticare, perché al momento in Europa nessuna squadra è più forte del PSG. Ma al Mondiale per Club a mettersi in luce sono soprattutto le sudamericane che fin qui hanno raccolto risultati importanti contro qualsiasi tipo di avversario, compreso il più temibile: il Botafogo non ha avuto paura, è rimasto ordinato nel suo 4-3-3 e ha saputo contenere i francesi che hanno provato a fare sempre il loro stesso gioco. Luis Enrique è stato dominante, come dimostra il 75% di possesso palla al triplice fischio, ma è un giropalla inefficace e che non ha portato a grandi occasioni.
L'imprecisione davanti alla porta ha condannato il PSG che non è riuscito a trovare la rete del pareggio neanche alzando al massimo l'intensità. I brasiliani hanno usato la loro stessa strategia: compatti, organizzati, pieni di grinta e pronti al sacrificio soprattutto in difesa, una ricetta che gli ha regalato la vittoria più bella di questa competizione e l'ingresso alla fase a eliminazione diretta. I troppi cambi hanno condannato Luis Enrique che ora dovrà far assordire in fretta il contraccolpo ai suoi giocatori, dato che nell'ultima partita del girone contro il Seattle dovrà per forza vincere per andare agli ottavi.