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Come è andato il vero confronto tra Conte e i calciatori del Napoli lontano da occhi indiscreti

Antonio Conte incontra lo spogliatoio del Napoli dopo la pausa: confronto diretto, richiesta di unità e reazione immediata contro l’Atalanta. Le indicazioni del tecnico agli azzurri.
A cura di Michele Mazzeo
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Il primo vero faccia a faccia tra Antonio Conte e i calciatori del Napoli è arrivato solo giovedì, nel ritorno a Castel Volturno con il gruppo finalmente al completo dopo il rientro dei calciatori impegnati con le rispettive nazionali.

Il tecnico ha scelto la sala video, lo spazio più intimo e diretto dello spogliatoio, per affrontare la squadra dopo le settimane turbolente seguite allo sfogo di Bologna e la "pausa di riflessione" presa dallo stesso allenatore. Nessun intervento pubblico, nessuna conferenza alla vigilia di Napoli-Atalanta: tutto ciò che aveva da dire, Conte lo ha detto guardando i giocatori negli occhi.

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Il confronto è stato lungo e serrato, centrato sugli errori di atteggiamento, sulle crepe emerse nell'ultima fase e sulla necessità di chiudere definitivamente la parentesi della sosta. Il tecnico ha chiesto una cosa sola, in modo chiaro: ritrovare una squadra compatta, capace di anteporre il noi all'io, recuperando fame, concentrazione e spirito da campioni. Un messaggio che va nella stessa direzione della frase pronunciata nel post-Bologna, quando Conte aveva parlato di chi pensava "al proprio orticello".

La risposta del gruppo è stata costruttiva: niente musi lunghi, nessuno scontro. Solo la consapevolezza che la stagione può cambiare direzione solo attraverso una reazione immediata, a partire dall'Atalanta di Palladino, sfida che rappresenta un crocevia anche per il clima interno.

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In campo, sotto una pioggia battente che ha accompagnato l'intera seduta, Conte ha ribadito gli stessi concetti: massima attenzione in fase difensiva e maggiore incisività offensiva, considerando che il Napoli non segna un gol dal 28 ottobre (dallo 0-1 sul campo del Lecce firmato dall'infortunato Zambo Anguissa). L'obiettivo è ritrovare il vero Napoli, quello capace di imporre ritmo e intensità.

Con l'emergenza a centrocampo, il tecnico pensa a una squadra costruita attorno ai protagonisti rientrati dalle nazionali come McTominay e Hojlund, entrambi in grande fiducia. Romelu Lukaku resta un tema centrale nello spogliatoio: "Ti aspetto, farai la differenza", gli ha detto Conte monitorando da vicino il recupero del belga.

Il messaggio finale del tecnico è stato netto: cancellare le scorie, ripartire da un'identità comune e trasformare il malcontento interno in energia. Da domani, sarà il campo a dire se il faccia a faccia ha lasciato il segno.

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