Combine Picerno-Bitonto, Corte d’Appello Federale respinge ricorso: Foggia vicinissimo alla Serie C

La Corte d’appello Federale ha respinto i ricorsi del Picerno e del Bitonto in merito alla presunta combine della gara che portò alla promozione in Serie C i lucani nel maggio del 2019. Confermata, quindi, la sentenza di primo grado del TFN che prevedeva i 5 punti di penalità per i pugliesi e l'ultimo posto con retrocessine in D per i melandrini: entrambe le squadre giocheranno in Serie D ma si valuta il ricorso al Collegio di garanzia, dunque prevedibili altre battaglie legali. Il Foggia è virtualmente ripescato Lega Pro, tanto che la società pugliese ha già pubblicato una foto piuttosto chiara sui suoi profili social, e stessa sorte avrà una tra Bisceglie e Rende, che verrà riammessa tra i professionisti dopo la retrocessione. Per il secondo club si attende il pronunciamento della FIGC.
La Corte d'Appello ha respinto anche i reclami della Procura Federale e dell’Audace Cerignola e ha confermato le sanzioni comminate dal Tribunale Federale Nazionale nei confronti di Vincenzo Mitro, Nicola De Santis e Vincenzo De Santis (4 anni di inibizione), Daniele Fiorentino e Onofrio Turitto (1 anno di squalifica). Sono stati invece parzialmente accolti i reclami di Michele Anaclerio (squalifica ridotta da 2 anni a 1 anno e 8 mesi) e Francesco Cosimo Patierno (squalifica ridotta da 1 anno e 8 mesi a 1 anno e 4 mesi).
Cosa è successo tra Picerno e Bitonto
La gara Picerno-Bitonto del 5 maggio 2019, valevole per l’ultima giornata di campionato del di Serie D e terminata col punteggio di 3-2 per i padroni di casa, venne combinata visto che secondo l’accusa ci sarebbe stato un passaggio di denaro (25.000 euro, ridotti a diecimila euro) per alterare l’esito della partita. Quella vittoria sul neutro di Rionero in Vulture consegnò alla società lucana la prima storica promozione in Serie C.