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Ciro Immobile: “Siamo pronti a giocare col caldo e ogni tre giorni, ma ci dicano la verità”

L’attaccante della Lazio e della Nazionale è intervenuto nel dibattito sulla ripartenza del calcio italiano: “Vogliamo chiarezza, noi siamo pronti a tutto, a giocare ogni due-tre giorni, a farlo in estate, a seguire protocolli e regole. Ma ci sentiamo presi in giro, non ci viene detto il vero motivo per cui non si riparte. E anche fosse che non si è deciso che non si torna più in campo, ci venga detto chiaramente”
A cura di Alessio Pediglieri
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La Serie A è in panne. Qualche giorno fa sembrava certo il ritorno agli allenamenti, il via libera necessario per programmare la parte finale della stagione regolare, poi è arrivata una nuova frenata dal Ministro Spadafora. Quindi il prossimo DPCM che vieta di fatto ogni seduta di sport di squadra fino ad almeno il prossimo 18 maggio, accorciando ulteriormente lo spazio disponibile per chiudere in tempi utili il campionato.

Dunque, il calcio italiano si trova tra l'incudine e il martello, tra la volontà ferrea di ripartire quasi ad ogni costo e l'out-out dato dall'Uefa perchè i campionati si concludano entro un preciso lasso temporale, indicato in agosto. Quattro conti alla mano, si capisce che le restanti gare di Serie A potranno essere giocate, con un calendario fitto e partite anche infrasettimanali se si inizierà a giugno, non oltre. Soprattutto perché i giocatori hanno la necessità di riprendere l'attività con gli allenamenti, necessari dopo uno stop di oltre due mesi.

Formello, centro adeguato all'emergenza: perché optare per altre strutture?

Proprio dagli stessi giocatori c'è sempre stata disponibilità a tornare in campo e il capocannoniere della Serie A, Ciro Immobile ha ribadito questa strada attraverso la quale possa riprendere e concludersi una delle stagioni più travagliate di sempre. La questione più spinosa sono i protocolli sanitari, le misure di sicurezza, il pericolo di un nuovo contagio. Ma l'attaccante azzurro è chiaro in merito: "A Formello siamo già equipaggiati per affrontare una situazione simile, il centro è predisposto con quattro entrate separate, ci sono sei campi a disposizione. Volendo, i giocatori potrebbero allenarsi senza quasi mai incontrarsi. Perché utilizzare altre strutture?"

Nessuna polemica, ma perché ci sono ancora così tante perplessità sullo sport?

Al canale radiofonico societario Immobile rincara la dose sull'attuale imbarazzante momento del calcio italiano. Un giorno sembra tutto pronto per ripartire, il giorno dopo scattano nuovi dubbi, ulteriori perplessità sul mondo sportivo. Da un lato si riaprono parchi, individualmente si può tornare a correre e allenarsi ma per il calcio tutto appare diverso: "Ci sentiamo presi in giro, non sappiamo cosa fare, siamo discriminati. La società, il presidente, noi giocatori non stiamo facendo polemica ma abbiamo diritto di sapere la verità. Perché non si può nemmeno iniziare ad allenarsi seguendo procedure e sicurezza?"

I giocatori sono pronti a giocare ogni 3 giorni, rispettare protocolli e regole: perché non dicono la verità sul perché non si riparte?

Ciro Immobile fuga qualsiasi argomento polemico. Il ritorno al calcio giocato non coinvolge il fatto del secondo posto in classifica o il primo posto nell'attuale ‘Scarpa d'Oro‘, è solamente la volontà di poter riprendere la propria professione: "Non me ne frega nulla di tutto ciò, voglio solo riprendere a fare il mio lavoro. Avrei detto queste parole anche se avessi segnato 5 gol o fossi ultimo in classifica. Noi siamo disposti a giocare al caldo e sempre, ma più di questo non possiamo fare!"

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