Chivu non replica sul ‘rumore dei nemici’ intorno all’Inter: “Non mi interessa cosa dicono o cosa fanno gli altri”

Cristian Chivu è soddisfatto della vittoria dell'Inter sulla Fiorentina per 3-0. L'allenatore nerazzurro ai microfoni di DAZN ha risposto anche a una domanda sul ‘rumore dei nemici' intorno all'Inter dopo le polemiche ci sono state nei giorni scorsi in seguito alla partita di Napoli: "Non mi interessa cosa dicono, è uno spreco di energie, io devo pensare a come migliorare la squadra. Come vivo questa avventura alla guida di una grande squadra? Io di me parlo poco. Cosa vi posso dire: se all'inizio ero preoccupato e impensierito, con tante cose da sistemare, ora inizio anche a divertirmi".
In merito alla partita contro la Viola si è espresso così: "L'Inter ha l'obbligo e il dovere di superare momenti di difficoltà per portare il sogno, l'obiettivo e il valore. Oggi non era semplice per niente, la Fiorentina ha scelto di mettersi sotto palla e andare in contropiede. Siamo stati bravi, qualche difficoltà in rifinitura nel primo tempo, nel secondo tempo più concreti".

Chivu: "Felice per Sucic. Bisseck? Sempre pensato potesse fare il centrale"
Chivu ha elogiato anche Petar Sucic, che ha trovato il primo gol con la maglia dell'Inter e della rete del 2-0 allo stadio Meazza: "Sono felice per Petar perché è molto completo, può fare tutto, può giocare a due, a tre, ha qualità, ha un motore importante, può giocare a destra, a sinistra. E poi quando arriva in area ha qualità tecnica, finalmente l'ha fatta vedere. Siamo tutti contenti per lui".
Infine l'allenatore nerazzurro ha parlato della prestazione di Bisseck, che ha giocato nel ruolo di centrale: "Alla fine tutto ti premia. Sui giovani, è giusto premiarli ma bisogna fare attenzione a come inserirli nel migliore dei modi. Io sono contento della prestazione di Yann, dall’inizio ho sempre pensato che lui potesse fare il centrale. Oggi lo abbiamo riproposto e ha fatto bene contro un giocatore come Moise Kean. Il nostro compito è di far capire determinate cose ai miei giocatori, la mia regola è che è sempre meglio difendere in profondità piuttosto che cercare l’anticipo”.