Chi sarà il nuovo allenatore del Napoli dopo Spalletti: il totonomi
Le strade di Luciano Spalletti e del Napoli si separeranno a fine campionato, nonostante lo Scudetto conquistato dai partenopei dopo 33 anni. Ospite di Fabio Fazio il presidente Aurelio De Laurentiis ha sciolto il nodo sul futuro dell'allenatore: "Quando qualcuno viene da te e ti dice: ‘In fondo io ho fatto il massimo, si è concluso un ciclo della mia vita, io ho un contratto con lei, ma io preferirei avere un anno sabbatico'. Tu lo guardi e cosa fai? Ti opponi? Tu devi sempre essere nella vita generoso. Lui ha dato, io lo ringrazio e adesso è giusto anche che lui continui a fare quello che ama fare".
Anche l'allenatore ha confermato ufficialmente la sua scelta di lasciare gli azzurri alla fine del campionato: "A volte per troppo amore ci si lascia – ha ammesso nel corso dell'evento a Coverciano, Inside the Sport 2023 -. Ora non sono in grado di dare tutto quello che merita Napoli. Ho bisogno di riposarmi. Mi sento stanco. Ho bisogno di staccare un po'. Non allenerò il Napoli o altre squadre". L'allenatore quindi si prenderà un anno sabbatico dopo la vittoria del titolo.
Si attende la consegna del trofeo il 4 giugno per fare la festa e chiudere un'annata indimenticabile. Poi si volterà pagina. De Laurentiis sta da tempo cercando un nuovo allenatore. Di nomi ne sono stati fatti tantissimi e correttamente si parla di casting per la panchina della squadra campione d'Italia. Si va dal sogno Klopp al ritorno di Benitez all'idea De Zerbi, alla soluzione Gasperini e fino alla pista più calda di tutte che porta a Conceicao, per il quale sarebbe stata presentata anche una prima offerta. Tutti allenatori che rispondono alle caratteristiche predilette dal Napoli, tutti profeti del bel gioco.
- 1Jurgen Klopp, missione quasi impossibile
- 2Luis Enrique, più di una suggestione
- 3Antonio Conte, la scelta di alto profilo
- 4Rafa Benitez, il maestro vorrebbe tornare
- 5Gian Piero Gasperini, il profeta dell'Atalanta ha delle chance
- 6Vincenzo Italiano, l'uomo della finali è legato alla Fiorentina
- 7Thiago Motta, l'enfant prodige del Bologna
- 8Roberto De Zerbi, il sogno di De Laurentiis
- 9Julian Nagelsmann, pista poco percorribile
- 10Roberto Mancini, difficile arrivare al c.t. dell'Italia
- 11Marcelo Gallardo, l'argentino vuole vincere anche in Europa
- 12Christophe Galtier, l'allenatore del Psg è una pista antica
- 13Raffaele Palladino, il napoletano del Monza
- 14Alessio Dionisi, l'erede naturale di Sarri e Spalletti
- 15Sergio Conceicao, poche chance di vederlo in Serie A
Jurgen Klopp, missione quasi impossibile
Il tecnico tedesco rappresenta un autentico sogno. I tifosi del Napoli da quasi un decennio lo vorrebbero sulla panchina azzurra, De Laurentiis pure. Istrionico e vincente, il suo stile di gioco si adatterebbe in modo perfetto alle caratteristiche dei calciatori che hanno vinto il campionato. Ma ingaggiarlo non è semplice. Certo il Liverpool nella prossima stagione non disputerà la Champions, l'annata è stata assai deludente con un'eliminazione precoce anche in Champions, ma Klopp è sotto contratto con i Reds fino al 2026 ed ha un ingaggio da 12 milioni di euro netti a stagione.
Luis Enrique, più di una suggestione
Lo scorso 8 dicembre dopo aver mancato la qualificazione ai quarti dei Mondiali 2022 il tecnico si è dimesso dalla carica di c.t. della Spagna ed attualmente è libero. Nei mesi scorsi in un'intervista disse che aveva voglia di tornare e voleva farlo per con una squadra che avesse un progetto importante, un club della Premier, che però al momento non sarà nel suo destino. Napoli potrebbe dargli un progetto importante. Da allenatore ha trionfato in Champions con il Barcellona ed è stato anche tecnico della Roma. Il suo è un credo calcistico offensivo, in linea con le caratteristiche del Napoli. Anche lui era concretamente nell'elenco ristretto di ADL che però ha lasciato intendere chiaramente che lo spagnolo è attratto dalla Premier League, un campionato con il quale è difficile competere.
Antonio Conte, la scelta di alto profilo
Per ogni panchina tentennante o vuota si fa il suo nome, e in automatico va nell'elenco dei papabili del Napoli. Il suo curriculum parla da solo, ha vinto il titolo con Juve, Inter e Chelsea. Però la difesa a tre, che rappresenta il suo marchio di fabbrica, rappresenta o meglio potrebbe rappresentare un ostacolo, tanto quanto il suo ingaggio. Perché Conte chiede cifre importanti.
Rafa Benitez, il maestro vorrebbe tornare
De Laurentiis ha sempre detto di non amare i ritorni, ma per Rafa potrebbe fare un'eccezione. Il Napoli 2.0. quello del bel gioco ha preso il via nel 2013 quando arrivò Benitez, che sarebbe ben lieto di ricevere un'offerta. Stimato dal presidente e amato dalla piazza gode di affetto e stima, ma nelle ultime cinque stagioni è stato in carica solo per due mezze stagioni (una in Cina, l'altra con l'Everton). Da sette anni e mezzo non vive una notte di Champions.
Gian Piero Gasperini, il profeta dell'Atalanta ha delle chance
Il tecnico dell'Atalanta fa parte del gruppetto di candidati, non sembra essere in pole position. Ma come Conte è lì. Sicuramente piace alla proprietà che già in passato in un paio di occasioni pensò a Gasp, che ha un contratto fino al 2024 con l'Atalanta. Gasperini ha sempre utilizzato la difesa a tre e questo potrebbe rappresentare un piccolo handicap per la sua candidatura, considerata la rosa del club.
Vincenzo Italiano, l'uomo della finali è legato alla Fiorentina
45 anni ma già con tanta esperienza. Il tecnico della Fiorentina ha iniziato presto a fare l'allenatore ed ha vinto in fila un campionato di Serie D, Serie C e Serie B. Ora si appresta a vivere due finali con i viola: quella di Coppa Italia e quella di Conference League. Ammiratore di Spalletti ha pure lui le caratteristiche ideali per guidare il Napoli. Ma prendere Italiano non è semplice, perché l'allenatore ha un contratto fino al 2024 (con opzione di un ulteriore stagione) con la Fiorentina.
Thiago Motta, l'enfant prodige del Bologna
Classe 1982, è un giovane allenatore. Ma lui era già un allenatore quando faceva il calciatore. Dopo le prime esperienze con le giovanili del PSG è stato sulle panchine di Genoa e Spezia e dallo scorso settembre è al Bologna, che sotto la sua guida ha cambiato forma ed ha ottenuto risultati eccellenti. Lo stesso PSG oltre al Nizza lo terrebbero d'occhio, il Napoli pure. Anche se l'italo-brasiliano non sembra in prima fila.
Roberto De Zerbi, il sogno di De Laurentiis
Ha portato il Brighton per la prima volta nella sua storia nelle coppe europee. Tante squadre lo seguono, più d'una squadra lo ha sondato, ma Roberto De Zerbi ha firmato un contratto di quattro anni con il Brighton, che dopo aver perso Potter a settembre ha deciso di inserire una clausola onerosissima da 13 milioni, che servono per liberarlo. De Zerbi, che è stato calciatore nel Napoli di De Laurentiis, sembra avere le caratteristiche ideali per sostituire Spalletti, ma ingaggiarlo non è semplice.
Julian Nagelsmann, pista poco percorribile
Tra i tantissimi nomi fatti c'è pure quello di Julian Nagelsmann, giovane talento della panchina che era stato inopinatamente esonerato dal Bayern Monaco. La sua bravura l'ha già mostrata, ma ingaggiarlo, al netto del suo credo tattico, è complicatissimo. Il Bayern, che lo ha sotto contratto fino al 2026, pretende 10 milioni di euro, e lui ne ha guadagnati 7 netti in queste ultime due stagioni.
Roberto Mancini, difficile arrivare al c.t. dell'Italia
Nelle ultime ore è stato fatto anche il nome del Commissario Tecnico Roberto Mancini. Soluzione che pare assai improbabile. Mancini intende onorare il contratto con la Nazionale fino al 2026. Con l'Italia ha già iniziato il percorso di Qualificazioni a Euro 2024, difficile se non impossibile il suo passaggio al Napoli.
Marcelo Gallardo, l'argentino vuole vincere anche in Europa
Tra i nomi alternativi è spuntato pure quello di Marcelo Gallardo, che vorrebbe un giorno diventare eroe dei due mondi. Perché l'ex numero 10 con il River Plate ha vinto due volte la Copa Libertadores. Attualmente libero, l'argentino potrebbe pagare l'inesperienza europea, perché da allenatore non è mai uscito dal SudAmerica.
Christophe Galtier, l'allenatore del Psg è una pista antica
Due anni fa era stato realmente candidato alla successione di Gattuso, ora però sembra uno dei nomi meno caldi per la panchina partenopea. Con il PSG vincerà il campionato francese, ma non è stato nemmeno selezionato per il premio dei migliori allenatori della Ligue 1 (cinque candidati). Ipotesi probabilmente da scartare, ma una chance su cento comunque anche lui (forse) ce l'ha.
Raffaele Palladino, il napoletano del Monza
Classe 1984, è l'allenatore più giovane della Serie A. Il suo esordio da pro con il Monza è stato straordinario. I brianzoli con lui in panchina hanno una media da qualificazione all‘Europa League. Ha battuto Inter, Napoli e Juve. Ma proprio la giovane età e la scarsa esperienza lo frenano nel casting azzurro. Con il Monza non ha ancora rinnovato il contratto e per questo il suo nome è stato affiancato già a diverse panchine.
Alessio Dionisi, l'erede naturale di Sarri e Spalletti
Fa parte della nouvelle vague degli allenatori italiani. Toscano come Sarri e Spalletti, cresciuto pure lui all'Empoli, da due stagioni guida con grande bravura il Sassuolo. Il suo credo tattico si abbina con perfezione al Napoli, ma l'esperienza non è tantissima e questo potrebbe frenarlo.
Sergio Conceicao, poche chance di vederlo in Serie A
Come Galtier, pure il tecnico portoghese era stato seguito e non poco due anni fa, quando De Laurentiis sostituì Gattuso, proprio con Spalletti. Le quotazioni di Conceicao questa volta sono molto basse, anche se ha una notevole esperienza in Europa, nel 2021 raggiunse i quarti di Champions.