Chi è Giovanni Percassi, nipote e figlio d’arte esploso nel settore giovanile dell’Atalanta

Giovanni Percassi ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio chiaramente all'Atalanta. Il cognome di fatto non è nuovo alla società bergamasca. Il centrocampista classe 2008 ha 17 anni ed è il figlio dell’amministratore delegato del club, Luca, e dunque nipote del presidente della società lombarda, Antonio. Insomma, per Giovanni l'Atalanta è praticamente la sua famiglia in tutti i sensi. Cresciuto nel settore giovanile della Dea oggi è uno dei calciatori più promettenti della rosa della squadra Primavera.
Nella serata di ieri, mentre si giocavano alcune parte del turno infrasettimanale di Serie A lui scendeva in campo con la sua squadra. Nei trentaduesimi di finale della Coppa Italia Primavera, i nerazzurri di mister Bosi hanno superato la Pro Vercelli accedendo così ai sedicesimi di finale della competizione. Al Centro Bortolotti l’Atalanta si aggiudica il match contro i piemontesi per 6-1 e Percassi è autore di uno dei gol della partita.
Il suo destro incrociato mette praticamente al sicuro il risultato. Le sue qualità sono enormi e il ragazzo sembra stia crescendo davvero bene in una società sana, forte e che ha grande attenzione al settore giovanile. Percassi debuttò nella Primavera dell’Atalanta in Youth League qualche mese fa in una partita terminata con una sconfitta pesante contro il PSG (5-1). Il giocatore ebbe comunque un momento da ricordare visto il suo esordio ufficiale. Il giovane esterno esordì in una cornice prestigiosa come la competizione europea.

Sugli spalti a guardando anche lo stato maggiore della società: presenti in tribuna Luca e Stefano Percassi, il co-chairm Stephen Pagliuca, il direttore sportivo Tony D’Amico, l’amministratore delegato Andrea Fabris e i responsabili del settore giovanile Roberto Samaden e Giancarlo Finardi. Occhi puntati su questo ragazzo che può giocare come centrocampista, soprattutto esterno, capace di ottimi inserimenti e dotato anche di un buon tiro. Per lui già tre presenze in stagione con la Primavera e la consapevolezza che continuando così potrebbe anche sognare un giorno l'esordio in Serie A.