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Chi è Christopher Nkunku, nuovo jolly offensivo del Milan: tra infortuni e gol, ma non è un numero 9

Il Milan ha chiuso la trattativa per Christopher Nkunku a completare il reparto offensivo. Classe ’97, il nazionale francese ha un curriculum di tutto rispetto ma anche una serie di infortuni che ne hanno caratterizzato una certa discontinuità di rendimento. E le caratteristiche non sono proprio quelle da “numero 9” richieste da Allegri.
A cura di Alessio Pediglieri
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Dopo il fallimento degli acquisti di Boniface e Harder, in attacco il Milan ha virato decisamente su Christopher Nkunku, attaccante 27enne del Chelsea che ha chiuso in fotofinish una nuova trattativa lampo per consegnare ad Allegri un altro giocatore offensivo. Tra diversi dubbi che non rasserenano l'ambiente rossonero, malgrado lo score di gol che da sempre lo porta in doppia cifra a fine stagione. Ma il francese è anche reduce da un paio di infortuni seri al ginocchio che gli hanno fatto saltare diverse partite e ha caratteristiche che si discostano dalle direttive estive di Tare e Allegri.

Il mercato in attacco del Milan: dopo i no per Boniface e Harder, ecco Nkunku

Prima Boniface, poi Harder e ora Nkunku: il mercato offensivo del Milan continua a svilupparsi in salita con il primo rispedito al mittente per problemi fisici non del tutto risolti, il secondo per un accordo contrattuale non trovato. Ora la terza scelta, Christopher Nkunku, classe 97, nazionale francese in forza al Chelsea, pronto a vestirsi di rossonero per un affare complessivo di circa 45 milioni, bonus annessi. Sia in Bundesliga che in Premier, Nkunku ha sempre concluso in doppia cifra (col record stagionale di 52 reti complessive nel 2021/2022) che lascia i tifosi con il retrogusto del ripiego, soprattutto valutando le tempistiche e rileggendo la carriera del francese, discontinuo in stagione, con diversi infortuni alle spalle e dalle caratteristiche non coincidenti con i proclami di Tare e Allegri per il proprio attacco.

Perché Nkunku può essere un rischio: bomber discontinuo e gli infortuni al ginocchio

Sul fronte infortuni, l'elenco legato a Nkunku non è di poco conto, anzi. Statistiche alla mano ha giocato poco meno di Boniface nelle ultime stagioni, proprio per diverse difficoltà fisiche che lo accompagnano dopo i due più importanti infortuni patiti nel 2022, prima e poi nel 2023. Nel primo caso, la rottura del legamento collaterale laterale lo bloccò per quasi l'intera stagione, poi il nuovo infortunio al ginocchio, con l'operazione al menisco, al Chelsea, con le ricadute successive per i problemi prima all'anca e poi alla coscia. Oggi, Nkunku si dice recuperato, ma dovrà dimostrare di aver recuperato definitivamente una continuità di rendimento.

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Gli infortuni più importanti Nkunku

  • Stagione 2024/25
    Infortunio muscolare: dal 30 aprile al 26 maggio 2025, circa 27 giorni
  • Stagione 2023/24
    Infortunio al ginocchio (menisco) e operazione: fuori dal campo dal 3 agosto al 20 novembre 2023, totale 110 giorni
    Ritardo di forma fisica: dal 1 novembre al 14 dicembre 2023, per circa 44 giorni
    Infortunio all’anca: dal 5 gennaio al 28 gennaio 2024, per circa 24 giorni
    Infortunio alla coscia: dal 26 febbraio al 3 maggio 2024, per circa 68 giorni
  • Stagione 2022/23
    Rottura del legamento collaterale laterale al ginocchio: dal 15 novembre 2022 al 6 febbraio 2023, 84 giorni
    Rottura della fibra muscolare: dal 4 marzo al 12 aprile 2023, 40 giorni
    Ritardo forma fisica: 7–17 febbraio 2023, 11 giorni
    Infortunio al polso: 17–20 ottobre 2022, 4 giorni

Le caratteristiche di Nkunku: non è il "nove" puro richiesto da Allegri

Sul fronte tattico e tecnico, Christopher Nkunku non rispecchia al cento per cento le richieste di Tare e Allegri che cercavano una alternativa alle caratteristiche di Giroud, un vero e proprio uomo di area di rigore, ruolo che il francese sa fare ma non ricopre naturalmente. Nei migliori momenti con il Lipsia, club con cui ha ottenuto i suoi principali successi, alternava pressing offensivo e un gioco tra le linee e verticalità, risultando sia bomber d'area che falso regista, senza mai riempire per 90 minuti l'area avversaria. Per natura, Nkunku eccelle nel movimento dalla trequarti: sa smarcarsi, muoversi tra le linee, e farsi trovare pronto negli spazi lasciati della difesa, ma l'altro lato della medaglia è proprio la sua duttilità che non lo fa di certo un vero e proprio "numero 9" come richiesto da Allegri.

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