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Il gran rifiuto di Labbadia: rinuncia alla panchina del Genoa prima di salire sull’aereo

Bruno Labbadia non sarà l’allenatore del Genoa. Il tecnico tedesco, dalle chiare origini italiane, che ha ottenuto in Bundesliga delle salvezze insperate ha detto di no ai Grifoni.
A cura di Alessio Morra
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Il Genoa sta cercando un nuovo allenatore. Dopo Ballardini, Shevchenko e Konko sembrava pronto a sedersi sulla panchina dei rossoblu Bruno Labbadia. Ma l'ex attaccante italo-tedesco ha detto di no, proprio all'ultimo secondo, proprio mentre stava per imbarcarsi sull'aereo che lo avrebbe dovuto portare in Italia. Lui, il tecnico delle salvezze impossibili per ora rifiuta la Serie A, il Genoa potrebbe fare ancora un tentativo, ma le parti sono molto lontane e la retromarcia sarebbe clamorosa.

Evidentemente dopo aver visto il Genoa perdere 6-0 contro la Fiorentina, Labbadia potrebbe aver pensato che l'impresa della salvezza è davvero titanica e nonostante avesse già prenotato un posto sull'aereo che doveva portarlo in Italia per firmare fino al 2024 ha detto di no. Ora il Genoa deve valutare velocemente il da farsi, sabato c'è il match con l'Udinese. Konko per ora resta in panchina.

Chi è Bruno Labbadia, l'allenatore specialista delle salvezze

Classe 1966, Labbadia è stato un bomber vero, che ha segnato tantissimo in Bundesliga tra il finire degli anni '80 e negli anni '90. La sua famiglia partì da Lenola, un paesino vicino Formia, negli anni '50 e si stabilirono in Germania. La sua vita è complicata, a scuola subisce del bullismo lo chiamavano ‘mangia-spaghetti' per le sue origini italiane. Labbadia fa un po' di fatica a emergere, la gavetta e lunga, ma a suon di gol passa all'Amburgo e poi al Kaiserlsautern di Otto Rehhagel con cui vince uno storico scudetto, passa al Bayern Monaco, vince un'altra Bundesliga, gioca in Champions, segna tanto, ma non riesce a sfondare, in nazionale gioca solo due volte, poi Colonia e Werder Brema, prima del ritiro a 37 anni.

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La sua carriera da allenatore pian piano decolla, Darmstadt è l'avvio, poi Furth e Leverkusen prima di guidare una serie di squadre storiche come Stoccarda, Amburgo, Wolfsburg ed Hertha Berlino. Queste quattro società lo hanno chiamato quando erano in grosse difficoltà e con lui in panca hanno sempre ottenuto delle salvezze che parevano insperate. L'Amburgo sembrava spacciato, ma con dieci punti in poche partite si qualifica per il playout e lo vince ai rigori. Destino identico per il Wolfsburg, un'altra salvezza quasi impossibile ottenuta con i playout.

Mentre dopo il lockdown 2020, quando la Bundesliga riprende torna in sella e conduce l'Hertha Berlino alla salvezza con un magnifico 10° posto. Sembrava pronto a vivere la prima esperienza all'estero, ma Labbadia per il momento dice no ai Grifoni.

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