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Che stangata su Lys Gomis, maxi squalifica per condotta gravemente violenta

Lys Gomis oggi gioca in Seconda categoria ed è stato protagonista di un brutto episodio. Il Giudice Sportivo gli ha inflitto una maxi squalifica. Una punizione molto severa spiegata nella nota ufficiale. Lui si difende: “Non sono un violento”.
A cura di Maurizio De Santis
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Lys Gomis ha esordito in Serie A con la maglia del Torino, dov’è cresciuto nel settore giovanile.
Lys Gomis ha esordito in Serie A con la maglia del Torino, dov’è cresciuto nel settore giovanile.

Un stangata. Il provvedimento del Giudice Sportivo nei confronti di Lys Gomis è molto severo: per un anno e mezzo non potrà giocare, la squalifica di 18 mesi è una macchia sulla carriera del portiere che oggi gioca indossa la maglia del Genola e gioca in Seconda categoria. Tornerà in campo non prima di ottobre 2023, sempre che non riesca a far valere le proprie ragioni in sede di ricorso. Cosa ha fatto per meritare una sanzione di questa portata? "Condotta gravemente violenta, ingiuriosa e minatoria nei confronti dell'arbitro", è questa la motivazione inserita nella nota ufficiale del comunicato. Un atteggiamento – come si legge ancora nel documento – che si è concretizzato "in una volontaria ed ingiustificata aggressione fisica nei suoi confronti, che gli provocava altresì dolore".

Cosa può aver provocato una reazione così rabbiosa da parte dell'estremo difensore? Secondo quanto riportato a referto dal direttore di gara, dopo la rete del 3-3, il calciatore avrebbe raggiunto "di corsa l'arbitro che si dirigeva a centro campo e lo afferrava per il collo, provocandogli dolore, oltre ad insultarlo ripetutamente. Intervenivano in difesa del direttore di gara alcuni giocatori di ambo le compagini". 

L'episodio, però, non è rimasto circoscritto al rettangolo di gioco. C'è stato un seguito anche dopo la partita. "Mentre l'arbitro raggiungeva gli spogliatoi scortato dai dirigenti della squadra ospite nonché da giocatori di entrambe le società, dopo aver subito ulteriore aggressione fisica da un altro tesserato del Genola, il signor Gomis continuava a insultarlo e minacciarlo, con una tale veemenza da indurlo a richiedere l'intervento di una volante dei Carabinieri, ai quali veniva esposto l'accaduto".

Gomis con la maglia del Trapani. Proviene da una dinastia di portieri: suo padre Charles, i fratelli Alfred e Maurice.
Gomis con la maglia del Trapani. Proviene da una dinastia di portieri: suo padre Charles, i fratelli Alfred e Maurice.

Gomis si è difeso sostenendo che i fatti sono andati in maniera differente e soprattutto di non meritare quell'etichetta di calciatore violento. "Con la società faremo presto ricorso, le cose sono andate diversamente – ha ammesso a La Stampa -. Non sono un violento. In 16 anni di carriera professionistica, non ho mai avuto e creato problemi".

Gomis fa parte di una dinastia di portieri: suo padre Charles giocava in questo ruolo in patria, e così hanno fatto anche gli altri due figli oltre a Lys che col Torino ha esordito in Serie A salvo girovagare tra Casale, Ascoli, Trapani, Paganese, Teramo e Timisoara (Romania) prima di scendere tra i dilettanti. Si tratta di Alfred (che oggi è al Rennes ma in Italia ha giocato con Crotone, Bologna, Salernitana) del fratello minore Maurice, numero uno della nazionale guineana dopo aver difeso i pali di Cuneo e Spal.

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