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Cedere, non svendere, riciclare. Perisic e Nainggolan “rinforzi” per l’Inter

Ivan Perisic e Radja Nainggolan sono alcuni dei calciatori che l’Inter ha messo sul mercato ma non ha intenzione di svendere. Il Bayern ha annunciato che non riscatterà il croato, il Cagliari per adesso non s’è spinto oltre la richiesta di prestito ulteriore. Entrambi hanno un contratto fino al 2022 e, almeno per la prossima stagione, potrebbero rappresentare “rinforzi fatti in casa” per i nerazzurri.
A cura di Maurizio De Santis
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Cedere, riciclare, non svendere. L'Inter che cerca risorse per regalare ad Antonio Conte il "pezzo da 90" richiesto (N'Golo Kanté) deve fare i conti prima con gli esuberi, i prestiti di rientro, quei calciatori che a bilancio pesano ancora ma – al netto della volontà e della necessità di incassare milioni – potrebbero tornare utili per il futuro immediato. Ranocchia (nel mirino del Genoa), Dalbert e Joao Mario (in bilico tra Betis Siviglia e Valencia) figurano nella lista degli addii da formalizzare nelle prossime settimane. Differente, invece, la posizione di due calciatori come Ivan Perisic (campione d'Europa con il Bayern Monaco) e Radja Nainggolan: sia il croato sia il belga hanno un contratto fino al 2022 e partiranno solo a fronte di offerte economiche vantaggiose.

"È improbabile che Ivan Perisic abbia ancora un futuro a Monaco". Le parole del tecnico dei bavaresi, Flick, confermano che l'esterno d'attacco (spedito in Germania dopo la querelle nello spogliatoio con Mauro Icardi) non rientra nei piani e indosserà di nuovo la maglia nerazzurra. A meno di novità dalle trattative, non è escluso che possa anche restare a Milano (nel 2017 ha rinnovato l'accordo fino al 2022 e ha uno stipendio da 4 milioni netti a stagione) e completare la rosa degli attaccanti (con Lukaku, Lautaro Martinez e Alexis Sanchez) oppure costituire una risorsa per sulla corsia esterno. Il motivo? Stop ai prestiti, se andrà via sarà solo a titolo definitivo.

Stesso discorso anche per il "ninja" reduce dall'esperienza a Cagliari. Restare in rossoblù gli farebbe piacere, perché accada è necessario che dall'isola si decidano a mettere sul piatto dell'Inter un'offerta importante, che vada oltre la semplice ipotesi del prestito (escluso anche in questo caso come per Perisic). Ecco perché, a differenza di un anno fa quando Conte gli comunicò che non intendeva puntare su di lui, adesso viene reputato parte integrante della rosa (ingaggio da 4.5 milioni). Due "acquisti" senza nemmeno versare un euro ma non chiamateli "cavalli di ritorno" considerate le loro qualità.

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