Cassano: “Ho conosciuto il Papa, sono stato nella stanza ovale. Ma l’ultima volta con Messi tremavo”

Antonio Cassano non si stanca mai di parlare del calcio di Leo Messi, il suo idolo indiscusso. Nel corso della carriera ha potuto affrontare grandi campioni, ma soltanto l'argentino gli faceva tremare le ginocchia, scatenava in lui un timore reverenziale senza uguali, tanto che ricorda ancora alla perfezione il giorno in cui si sono conosciuti. Non è come tutti gli altri giocatori e riesce a mettere in difficoltà perfino uno con il carattere di Fantantonio.
Nel corso di un approfondimento di Viva El Futbol l'ex giocatore ha avuto modo di raccontare il giorno in cui ha incontrato la Pulce, una breve chiacchierata organizzata da Leonardo che all'epoca lavorava per il PSG. Cassano aveva già incontrato Messi quando era al Milan, ma non si era mai fermato a parlare con lui prima d'ora.
Cassano racconta l'incontro con Messi
Come un tifoso qualunque, l'ex fantasista è rimasto a bocca aperta quando ha visto per la prima volta l'argentino dal vivo. È stata una sensazione strana che non aveva mai provato in vita sua, neanche davanti agli uomini più importanti della terra: "Ho conosciuto il Papa, ho conosciuto il presidente dell'America nella stanza ovale nel 2002, quando siamo andati lì. Per me non cambia niente. Ogni volta che lo vedevo mi tremavano le gambe, non riuscivo a parlare con lui perché per me lui rappresenta un qualcosa di unico, di inimitabile".
Messi è il grande idolo di Cassano e non riesce a trattenere parole di grande ammirazione: "Sai, quando tu hai un idolo vuoi restare sempre a distanza perché deve rimanere tale. Il rispetto e l'ammirazione che ho per questa persona qua va al di fuori degli 8 miliardi di persone che siamo nel mondo". Poi l'ex giocatore ha raccontato di quando ha avuto la possibilità di parlarci.
L'argentino era al PSG e lì c'era anche Leonardo che un giorno li ha fatti incontrare e scambiare qualche chiacchiera: "È venuto a salutarci e mi ricordo che doveva partire perché il giorno dopo era a riposo, doveva prendere il volo di rientro con un privato su Barcellona. Ha fatto ritardare l'aereo di mezz'ora, è stato mezz'ora con me, con la mia famiglia a parlare, mi ha fatto veramente felice".