Cassano ha un sospetto su Spalletti, non c’entra la Juve: “Mai visto così, lui vede ombre ovunque”

Luciano Spalletti ha perso domenica sera a Napoli la sua prima partita da allenatore della Juventus, da quando lo scorso 30 ottobre i bianconeri lo avevano messo in panchina al posto dell'esonerato Tudor. Fino a quel momento il 66enne tecnico toscano aveva ottenuto tre vittorie e due pareggi in campionato e una vittoria e due pareggi in Champions League. La sconfitta contro i campioni d'Italia vale chiaramente ‘doppio' in ottica Scudetto, visto che i tre punti per Conte e gli zero per Spalletti – con conseguente divario salito a otto punti dalla capoclassifica – assomigliano a una sentenza quasi definitiva per il titolo. Antonio Cassano è seriamente preoccupato per quello che vede nello Spalletti juventino e spiega il perché: "Io non so se è realmente in grande confusione alla Juve oppure si sta portando ancora dietro la questione nazionale, che vede ancora ombre da tutte le parti".
Cassano non riconosce più Spalletti e gli è venuto un sospetto: che ci siano tarli che non vengono dalla Juve
Cassano parte dall'analisi dello schieramento della Juventus al Maradona, senza alcun riferimento in attacco, con Yildiz e Conceicao a svariare: "La formazione iniziale a me ha dato l'impressione che lui è andato lì per non prenderle – spiega il barese a ‘Viva el Futbol' – Spalletti non l'ho mai visto così, in tutta la sua carriera: Empoli, Sampdoria, Roma, Zenit San Pietroburgo, sempre a giocarsi la partita. Lui a Napoli è andato a giocarsela con queste due punte larghe, poi la riprendi la partita e vuoi un'altra volta rimanere col pareggio, tu non vuoi andare a perdere".

Uno Spalletti che avrebbe tradito se stesso, secondo Cassano: "Non l'ho mai visto, un allenatore come lui per cui stravedo, che ha sempre giocato un calcio meraviglioso. In questo momento qua la domanda lecita che io ho fatto è se lui è in confusione clamorosa dopo quaranta giorni che sta alla Juve o è ancora il rimasuglio della nazionale che lui si porta dietro, che ha ancora le sue incertezze. Perché Spalletti io lo conosco, quei tre-quattro mesi che l'ho avuto alla Roma, poi con gli anni ho imparato a conoscerlo anche indirettamente. Lui vede ombre da tutte le parti. E allora io non so se è realmente in grande confusione alla Juve oppure lui i rimasugli se li sta portando ancora dietro della questione nazionale, che vede ancora ombre da tutte le parti etc etc".

"Voglio una sveglia velocemente da parte sua, voglio vedere un marchio. Anche se perde"
Adesso Cassano si aspetta che il tecnico della Juve ci metta del suo per dare una sterzata alla stagione bianconera, pur con tutte le tare della rosa non di altissimo livello a sua disposizione: "Io voglio Spalletti nostro, quello che ha fatto uno spettacolo miracoloso a Napoli, quello che ha fatto bene al San Pietroburgo, quello che ha fatto secondo per tre volte di seguito alla Roma, quello che giocava bene all'Empoli. Io voglio quell'allenatore che parla in un certo modo. Io non voglio un allenatore che ha trovato squadra, che è comodo, dici ‘va la Juve, però comandano gli altri'. Io me lo ricordo Spalletti chi era, ha fatto guerra al mondo, non gli fregava un cazzo. Ha fatto guerra a Totti a Roma, discusso all'Inter con Icardi, se ne sbatteva i coglioni. Io non voglio che perché la Juve ti ha chiamato, hai un'opportunità importante e devi stare alle condizioni di Comolli e compagnia varia. Io spero che sia solo in confusione e non si fidi dei giocatori che sono scarsi – e questo io lo dico da una vita – però io voglio che Spalletti nell'arco di poco, che lui ha detto ‘ci dobbiamo dare una sveglia anche velocemente', anch'io voglio una sveglia velocemente da parte sua, voglio vedere un marchio. Anche se perdi le partite, voglio vedere il tuo marchio".