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Casillas ha annunciato di essere gay per smentire le ultime notizie di gossip: uno scherzo idiota

Travolto dalle polemiche, Casillas è stato costretto a cancellare il tweet nel quale si dichiarava omosessuale. Lo aveva scritto per dissimulare il gossip sulla sua vita sentimentale. “Pensavo fossi un modello e un esempio, che delusione. Non si scherza su queste cose”. “Colpa di un hacker, mi scuso”, il messaggio dell’ex portiere.
A cura di Maurizio De Santis
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Iker Casillas ha cancellato il tweet nel quale dichiarava la propria omosessualità.
Iker Casillas ha cancellato il tweet nel quale dichiarava la propria omosessualità.

Il tweet non c'è più, è sparito. Iker Casillas ha cancellato il messaggio nel quale sembrava fare coming out dichiarando la propria omosessualità. "Sono gay, ora rispettatemi", aveva scritto l'ex portiere del Real Madrid e della Spagna suscitando curiosità, stupore, perplessità perché il sospetto che dietro quella sortita ci fosse dell'altro aveva preso il sopravvento anche sul clamore di quella rivelazione. "Il mio account è stato hackerato", dirà qualche ora dopo porgendo le sue scuse alla comunità LGBT. Ammenda che non sminuisce la portata della figuraccia.

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Uno scherzo idiota e di cattivo gusto. Una provocazione goffa. Il tentativo più inopportuno che potesse escogitare per sviare l'attenzione dalla sua vita sentimentale. Da quando nel 2021 ha chiuso il suo rapporto e il matrimonio con Sara Carbonero (la giornalista che baciò in diretta dopo la finale ai Mondiali 2010), gli sono stati attribuiti flirt, relazioni, legami veri, presunti, totalmente falsi. Si è sentito a tal punto perseguitato da mentire sul proprio orientamento pur di finire nel cono d'ombra e smentire l'ennesimo rapporto che alimenta il chiacchiericcio del gossip: questa volta con l'attrice e modella iberica Alejandra Onieva (ex cognata di Tamara Falco, pure lei nel novero degli amori dell'ex calciatore).

Il tweet dove Casillas ha fatto coming out (salvo cancellare tutto poco dopo) e il messaggio di Puyol a corredo che gli regge il gioco.
Il tweet dove Casillas ha fatto coming out (salvo cancellare tutto poco dopo) e il messaggio di Puyol a corredo che gli regge il gioco.

Uno stratagemma discutibile quanto sciocco che Casillas ha messo in piedi grazie anche alla complicità di Carles Puyol, ex compagno nelle Furie Rosse: "È il momento di raccontare la nostra storia", aveva scritto l'ex difensore del Barcellona lasciando intendere chissà cosa. Tutto inventato ad arte. Un gesto che ha sollevato polemiche e critiche da parte di chi ha ritenuto il suo atteggiamento indelicato, al limite dell'omofobia, stupido e irrispettoso per aver ironizzato senza tener conto della sensibilità delle persone.

Un gesto per il quale lo stesso Puyol s'è scusato senza cercare attenuanti: "Ho fatto un errore. Scusate per uno scherzo goffo senza cattive intenzioni e totalmente fuori luogo. Capisco che potrebbe aver danneggiato le sensibilità. Tutto il mio rispetto e supporto per la comunità LGBTIQA+".

Joshua Cavallo, terzino sinistro e calciatore dell'Adelaide (club australiano), ha rotto un tabù e raccontato la propria omosessualità sui social. È stato il primo giocatore gay a fare coming out, spiegando quanto abbia sofferto e cosa debba ancora oggi sopportare. In un tweet ha censurato quel botta e risposta taggando sia Casillas sia Puyol. "@IkerCasillas e @Carles5puyol scherzare e prendere in giro il coming out nel calcio è deludente. È un viaggio difficile che qualsiasi persona LGBTQ+ deve affrontare. Vedere i miei modelli e le leggende del gioco prendere in giro il coming out e la mia comunità è oltremodo irrispettoso".

Un polverone di dissenso che ha travolto Casillas e lo ha costretto a mandare off-line quell'intervento. "Ciao Iker, se questo è uno scherzo, dovresti cancellare il tweet e scusarti. Il primo calciatore uscito allo scoperto si è suicidato a causa di molestie e prese in giro. Pensavo fossi un modello e un esempio", ha scritto Santi Rivero (segretario LGTBI, Diversità e Social M. del PSOE e deputato all'Assemblea di Madrid).

"Che peccato che invece di ritrovarci con calciatori di prima divisione che escono allo scoperto ed essere un riferimento per milioni di giovani – le parole del giornalista Javier de Hoyos -, ci ritroviamo con una presa in giro. Ricordiamoci che l'insulto più ripetuto sui campi di calcio è il ‘frocio'. Per un idolo di massa fare questo…". Una brutta figura per un tweet che gli è scivolato dalle mani ed è finito nella sua porta passandogli sotto le gambe.

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