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Carlo Ricchetti è morto a 55 anni, da calciatore ha fatto la storia nella Salernitana di Delio Rossi

Carlo Ricchetti è morto all’età di 55 anni. Da calciatore scrisse pagine di storia importante in quella Salernitana di Delio Rossi riportata in Serie A dopo 50 anni.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Carlo Ricchetti è morto all'età di 55 anni a causa di un male incurabile. Da calciatore era denominato "il re del taglio" scrivendo pagine di storia indelebili in quella magica Salernitana allenata da Delio Rossi. Ricchetti ha indossato la casacca granata dal 1993 al 1999 giocando complessivamente 140 partite segnando 25 gol. Ricchetti è stato uno dei protagonisti di quella Salernitana con cui il primo anno ritornò in Serie B dopo la vittoria nei playoff contro la Juve Stabia e nella stagione 1997-1998 con la fantastica promozione in Serie A dopo 50 anni. Nella sua carriera da calciatore poi Ricchetti ha anche indossato le maglie di Cesena, Juve Stabia, Foggia, Nardò, Potenza e Angri.

Dopo aver lasciato il calcio giocato poi nel 2005-2006 Ricchetti è tornato a Salerno e nella sua Salernitana dopo essere stato nominato come allenatore della formazione Beretti della Bersagliera. Successivamente per Ricchetti tante altre esperienze da allenatore sulle panchine di delle giovanili di Foggia e Reggina e poi come vice di tanti suoi ex compagni di squadra alla Salernitana, come Roberto Breda e Mirko Cudini, tra Latina, Ternana, Virtus Entella, Perugia, Sicula Leonzio e Bisceglie.

Nella serata di ieri, nel corso della trasmissione Goal su Goal su LIRATV, Claudio Grimaudo, altro ex leader di quella Salernitana, su autorizzazione della moglie di Ricchetti, aveva reso pubblica la situazione relativa al suo ex compagno di squadra con un appello: "Ora serve la forza di tutta Salerno, il nostro Carlo Ricchetti sta attraversando un periodo difficile a causa di una malattia che lo ha messo a dura prova. Non scrivetegli: preferisce non sentire nessuno, è veramente molto provato. Però l’aiuto di una tifoseria speciale come la nostra può dargli coraggio. Ne ha tanto bisogno. Forza Carlo. Tu sei un combattente, in campo sei stato un compagno eccezionale e sappiamo quanto fossi legato alla maglia della Salernitana“.

Stamattina la notizia della morte di Ricchetti, grande calciatore, ma soprattutto grande uomo, professionista esemplare che Salerno e la Salernitana non ha mai dimenticato e mai lo farà. Proprio il club granata sul proprio sito ufficiale ha pubblicato una nota: 

"La proprietà, la dirigenza, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff dell’U.S. Salernitana 1919 piangono la prematura scomparsa di Carlo Ricchetti e partecipano all’immenso dolore della moglie Antonella, dei figli, di tutta la famiglia e dei tanti compagni di squadra con il cavalluccio sul petto nelle 157 partite disputate tra il 1993 e il 1998.

Uomo mite, buono e riservato fuori dal campo e campionissimo sul terreno di gioco, Ricchetti ha segnato anche 25 gol con la casacca della Salernitana, conquistando una promozione in Serie B nel 1994 e in Serie A nel 1998, entrambe da protagonista assoluto. Per lui anche un’esperienza da allenatore nel settore giovanile nella stagione 2005/06. Ha proseguito la sua carriera da tecnico negli staff dei suoi ex compagni di squadra alla Salernitana, Roberto Breda e Mirko Cudini.

La figura di Carlo Ricchetti resterà indelebile nella storia granata.

Grazie, Carlo."

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