Capello: “Cassano più talentuoso di Totti negli ultimi 20 metri, si è buttato via”

Fabio Capello è stato uno degli allenatori più vincenti del calcio italiano. Il tecnico di Pieris nel corso della sua straordinaria carriera ha vinto da giocatore e tecnico con Milan e Juventus ma si è regalato successi importanti con il Real Madrid e con la Roma. Quello con il club giallorosso è un rapporto speciale per Capello, visto che prima giocatore a cavallo degli anni sessanta e settanta e poi ne è diventato molti anni dopo allenatore conducendo la squadra capitolina alla conquista di uno storico scudetto. L'allenatore di Pieris ha parlato ai microfoni di Radio Radio della differenza tra le tre piazze e perché è così complicato vincere nella Capitale:

Quando sei alla Juventus diventi un operaio, la stessa cosa succede anche al Milan. Sono stato anche al Real Madrid e lì quello della reception ti dice subito che sei nel club più importante del mondo. Alla Roma invece devi sempre costruire e rimodellare la mentalità. Quando abbiamo vinto il campionato dissi che avevamo fatto festa per sei mesi e che dovevamo smetterla. Ho vinto ovunque, ma solo a Roma abbiamo festeggiato con calciatori e famiglie, si dà importanza ad altre cose. Io chiesi perché non si fosse organizzata una festa tutta nostra.

Capello su Ibra: Quando andai alla Juve chiesi di prenderlo

Fabio Capello conosce bene Zlatan Ibrahimovic, un giocatore che ha fatto bene ovunque è andato e nonostante l'età (38 anni) potrebbe diventare uno degli uomini più importanti della sessione invernale di mercato:

L’ho visto giocare per la prima volta a Roma, lui era nell’Ajax. Quando andai alla Juventus chiesi di comprarlo.

Capello: Cassano era il più talentuoso, si è buttato via

L’ex tecnico di Milan, Roma e Juventus si è soffermato sui giocatori che ha guidato nella sua esperienza in giallorosso e su quelli che non hanno rispettato le aspettative:

Ho avuto poche delusioni, ma uno che mi fa arrabbiare, anche se è un amico, è Cassano. Era il giocatore con più talento alla Roma, ma si è buttato via. Poi me lo sono trovato anche a Madrid. Se aveva più talento di Totti? Negli ultimi venti metri sì, aveva più dribbling nello stretto, Totti aveva qualcosa di più nel calciare da fuori.