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Cambio nel protocollo VAR, quinto caso di intervento: l’IFAB annuncia ufficialmente la proposta

L’International Football Association Board ha annunciato ufficialmente che nella riunione annuale del prossimo gennaio sarà discusso l’allargamento del protocollo VAR a un quinto caso.
A cura di Paolo Fiorenza
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Mentre in Italia (e non solo) la discrezionalità dell'intervento del VAR (il "chiaro ed evidente errore", la cui misurazione cambia di volta in volta) è quasi sempre il punto dolente riguardo l'uso dell'assistenza video nel calcio, ai piani alti – leggasi IFAB, ovvero l'unico organismo deputato a cambiare le regole del gioco – si sta pensando di correggerne un altro elemento spesso contestato, introducendo un quinto caso in cui può intervenire, in aggiunta a gol/non gol, rigore/non rigore, espulsioni dirette e scambi di identità: il secondo cartellino giallo mostrato erroneamente a un calciatore, da cui scaturisca quindi un'ingiusta espulsione per somma di ammonizioni.

L'annuncio dell'IFAB: "Discuteremo dell'intervento del VAR in caso di secondo cartellino giallo"

"In relazione al protocollo del Video Assistant Referee (VAR), si è discusso, tra le altre cose, della possibilità per gli addetti al video (VMO) di intervenire in caso di secondo cartellino giallo che sia stato dato erroneamente. Una proposta in merito sarà presentata alla riunione annuale dell'IFAB, che si terrà a Londra il 20 gennaio 2026", recita il comunicato dell'International Football Association Board.

Il gesto dell’on field review fatto dall’arbitro in seguito all’intervento del VAR: ormai ci siamo abituati
Il gesto dell’on field review fatto dall’arbitro in seguito all’intervento del VAR: ormai ci siamo abituati

Il focus della riunione dei comitati consultivi tecnici e calcistici dell'IFAB (che si è appena svolta) era peraltro su un altro aspetto del gioco su cui si sta cercando di intervenire: le eccessive perdite di tempo, con conseguente frequente interruzione del ritmo delle partite.

Altre novità in vista nel gioco del calcio: conto alla rovescia anche su rimesse laterali e calci di rinvio

La regola del limite degli 8 secondi concessi ai portieri per tenere in mano il pallone (con sanzione di un calcio d'angolo assegnato alla squadra avversaria) ha avuto un buon feedback, e allora si sta pensando di estendere lo stesso principio ad altre situazioni: l'arbitro potrebbe far partire un conto alla rovescia anche in occasione delle rimesse laterali e dei calci di rinvio. Si è discusso anche su come ridurre il tempo perso a causa di interruzioni causate da infortuni e sostituzioni. Ad ora, tuttavia, l'unica proposta concreta che sarà messa in discussione nella prossima riunione annuale dell'IFAB è quella sul protocollo VAR.

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