Calciomercato Juventus, Manduzkic non va in Qatar: trattativa sfumata
Mario Mandzukic resta alla Juventus. Oramai mancano pochissimi giorni alla chiusura anche del calciomercato arabo e il gigante croato non partirà alla volta del Qatar entro fine mese. Problemi economici, questioni fiscali, insoddisfazione per le nuove strutture e la sede dell'Al-Gharafa. Tutti elementi che hanno fatto saltare la trattativa che si stava prolungando da qualche settimana. Così, Mario Mandzukic resterà a disposizione di Maurizio Sarri, che al momento però non lo ha inserito nel progetto tecnico.

E' l'ennesimo trasferimento sfumato di un mercato bianconero che non è mai decollato, lasciando imballati i progetti societari, con una rosa più corposa del dovuto, diversi elementi considerati estranei e un allenatore che storicamente si affida ad un gruppo ‘controllato' di fedelissimi sulle 14/15 unità al massimo. Dunque, Mandzukic potrebbe trasformarsi un problema gestionale, su cui dover riflette e intervenire. Non prima di gennaio, a questo punto.
Le scelte di Sarri: esclusione totale
Sul croato, ex pupillo di Max Allegri, la Juventus è stata chiara: il giocatore è stato escluso dalle liste presentate all'UEFA per la Champions League e Sarri non lo ha ancora convocato in campionato, optando per differenti scelte quali Bernardeschi, Douglas Costa, Cuadrado e Dybala da affiancare di volta in volta con Mandzukic relegato tra casa e tribuna.
Tutto rimandato a gennaio 2020
La prossima puntata è rinviata alla sessione invernale di gennaio. In quella finestra di mercato, se non ci saranno novità da qui a fine chiusura del tempo utile per le trattative nel campionato arabo (30 settembre), la Juventus proverà a tornare alla carica per liberarsi dell'ingaggio del croato e riproporgli una destinazione gradita.
Tutti i rifiuti di Manduzkic
In estate Mandzukic aveva già rifiutato l'Inghilterra e altre soluzioni estere, adesso ha puntato i piedi per la trasferta qatariota, a gennaio si dovrà però decidere. Anche per lui, un finale di carriera senza più giocare per questioni contrattuali, sarebbe una conclusione non degna.