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Calciomercato: da Rebic a Rabiot, i 5 flop estivi dopo 17 partite di campionato

La top 5 dei giocatori di Serie A acquistati in estate che finora hanno deluso le aspettative. Oltre a Verdi, in cima alla lista c’è sicuramente Hirving Lozano, senza dimenticare anche Adrien Rabiot, arrivato alla Juventus con la fama del colpo da novanta. Da paura i numeri negativi di Kalinic alla Roma.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L’estate 2019 ci ha lasciato in eredità un calciomercato di tutto rispetto con arrivi inaspettati nei top club italiani, ma anche giocatori che a lungo andare, durante il corso di questa prima parte di stagione, hanno completamente deluso. Degli autentici flop che a distanza di pochi mesi sono finiti già fuori dai radar dell’11 titolare, bersagliati dai tifosi o peggio ancora mai considerati dai propri allenatori. Per alcuni infatti, la titolarità è solo un miraggio e in quei pochi scampoli di gara che gli sono stati concessi la scintilla non è mai scoccata. Fra questi un italiano, uno dei bomber della scorsa Bundesliga ma anche uno dei protagonisti del Messico nei Mondali di Russia 2018 oltre ad una vecchia conoscenza del calcio italiano che rientrato dalla Liga in Serie A, ha completamente deluso le aspettative. Il più grande flop resta però uno degli acquisti di punta della Juventus che, certa di aver effettuato una sorta di nuova operazione Pogba, si è ritrovata in squadra un giocatore di tutt’altra fattura.

Verdi da aiuto per Belotti a flop al Torino

La nostra top 5 dei flop del calciomercato estivo dopo la prima parte di stagione, inizia da Simone Verdi. L’esterno d’attacco del Torino, dopo l’exploit a Bologna e la parentesi negativa a Napoli, si è voluto infatti rilanciare con i granata senza però mai riuscire a convincere del tutto Cairo, Mazzarri e i tifosi. Avrebbe dovuto fungere da aiuto, supporto, per il ‘Gallo’ Belotti, a caccia di quel tipo di giocatore stile Iago Falque, capace di esaltare le proprie caratteristiche. E invece così non è stato dato che per Verdi. In 15 presenze il 27enne dal valore di mercato di 20 milioni di euro, è riuscito a mettere a segno soltanto 3 assist senza andare mai in rete. Numeri assolutamente negativi per un giocatore che avrebbe dovuto contribuire al salto di qualità sperato da Mazzarri.

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Un inizio promettente per Lozano prima della discesa

Le dolenti note continuano con le big. Già, perché il Napoli in questo momento sta masticando amaro per l’acquisto di Hirving Lozano. Ammirato e apprezzato nel Mondiale in Russia del 2018 con il Messico, a distanza di un anno De Laurentiis e Giuntoli hanno fatto di tutto pur di averlo in azzurro. Con il benestare di Ancelotti, l’ex Psv, pagato 38 milioni di euro, è riuscito a realizzare soltanto 3 gol e 1 assist in 23 presenze fra campionato e Champions League. Davvero pochino per uno per cui il club partenopeo ha investito tantissimo con un valore di mercato pari a 40 milioni di euro. La speranza del club è che si rilanci con Gattuso per non rischiare di non incappare in una svalutazione totale del giocatore.

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Rabiot è solo lontano parente del talento ammirato al Psg

Un francese a parametro zero alla Juventus. Una storia che ricorda molto quella di Paul Pogba o Kingsley Coman che sono stati poi rivenduti a peso d’oro dal club bianconero. Ecco, probabilmente è stato proprio questo il pensiero di Paratici quando ha fiutato la possibilità di prendere con lo stesso sistema dal Psg anche Adrien Rabiot. Il centrocampista francese, a lungo seguito anche dal Barcellona, ha accettato la Juventus senza però lasciare il segno in questi primi mesi in Italia.

Sarri gli ha lasciato del tempo per rimettersi in forma, riprendere la condizione e imparare gli automatismi di gioco dell’ex tecnico del Chelsea. Ma a nulla è servito dato che anche in emergenza totale, Sarri ha preferito tenerlo in panchina rischiando anche qualcosa con giocatori non in condizione. In 12 presenze complessive fra campionato e Champions, Rabiot ha giocato soltanto 711’ facendo praticamente nulla, né assist e né gol. Davvero pochino.

Al Milan ma senza mai trovare spazio. Rebic un fantasma

Un prestito secco al Milan dall’Eintracht Francoforte per ben 2 stagioni. E’ stata questa la formula con cui i rossoneri e i tedeschi hanno trovato l’accordo per l’approdo in rossonero di Ante Rebic. L’attaccante croato, leader della Nazionale con cui è arrivato terzo da protagonista al Mondiale, è arrivato in Italia con la fame del goleador. In Bundesliga infatti, solo la stagione precedente, aveva realizzato 10 gol e 6 assist fra campionato e Champions in 38 gare. Bravo nel servire i compagni e rendersi pericoloso sotto porta, al Milan non è stato mai utilizzato se non per un numero pari di 7 apparizioni e un totale di soli 177’ giocati. Davvero poco per uno che ha 30 milioni di valore di mercato e che era a caccia del rilancio definitivo anche in Italia.

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Da vice Dzeko a panchina fisso: Kalinic mai pervenuto

In conclusione, tocca a Nikola Kalinic entrare di diritto in questa classifica che raggruppa i flop del mercato estivo 2019 in questa prima parte di campionato. L’attaccante della Roma è arrivato in giallorosso tramite l’Atletico Madrid consapevole di dover svolgere un ruolo di vice Dzeko. Ma nonostante il poco impiego da parte di Fonseca e l’assenza del bosniaco in alcune gare, il suo rendimento non ha soddisfatto nessuno. In 6 presenze (4 in A e 2 in Europa League) non ha mai segnato né messo a segno un assist, giocando soltanto 183’, pensate, solo 77 in Serie A, praticamente poco più di un’ora, neanche una gara intera. Numeri davvero negativi che mettono ora Kalinic in cima alla lista dei partenti per il mercato di gennaio.

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