“Arresti per corruzione nella sede Uefa”: il racconto del blitz in Svizzera

L'UEFA sta vivendo un momento storico molto particolare: la scorsa primavera c'era stato il conflitto con la Superlega e poi è arrivato l'Europeo, con la finale di Londra a creato più di qualche malumore dentro e fuori l'ente che governa il calcio europeo. Come se non bastasse già tutto questo a rendere il clima piuttosto pesante, ecco che nelle ultime ore il giornale svizzero Blick ha pubblicato la notizia di un'operazione di polizia dell'inizio di aprile con dei dipendenti dell'UEFA che sarebbero stati arrestati per corruzione.
A due mesi dall'inizio dell'Europeo, con gli uffici dell'organizzazione di Nyon in fermento per gli ultimi preparativi, è stata aperta un'indagine penale che ha portato a due arresti. La conferma anche della polizia cantonale di Vaud: "La procura vodese ha confermato un'indagine penale, che comprendeva anche un'operazione di polizia presso la sede dell'Uefa".
Da allora due persone hanno trascorso quattro mesi in carcere e, secondo quanto è stato reso noto, la prima persona è stata rilasciata mercoledì e la seconda oggi. Tuttavia, la Procura rifiuta di confermare se le due persone lavorino direttamente per l'Uefa: "Le indagini in corso proseguiranno nei prossimi mesi. I due imputati sono in custodia dal 7 aprile 2021". Restano ignoti i motivi degli arresti ma secondo le informazioni riportate da Blick si tratta di somme di denaro sottratte alla Uefa e a fornitori di servizi.

La stessa UEFA è riluttante a fornire notizie in merito. Il segretario generale Theodore Theodoridis non si è espresso in prima persona e tramite il dipartimento delle comunicazioni non ha voluto confermare né smentire le accuse di corruzione: "L'Uefa ha immediatamente e pienamente collaborato con le autorità svizzere quando è stata contattata. Tutte le altre domande dovrebbero essere rivolte all'ufficio del pubblico ministero vodese".