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Arbitro simula un caso Covid per sottoporsi a liposuzione di nascosto: sarà punito

L’arbitro Diego Montaño Robles è finito al centro di uno scandalo in Messico per aver mentito alla federazione: ha comunicato di avere il Covid-19 per sottoporsi ad un intervento di liposuzione.
A cura di Vito Lamorte
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Negli ultimi tempi il Messico e il suo campionato sono stati spesso al centro del dibattito calcistico mondiale per le notizie più variegate: dagli acquisti importanti agli investimenti tecnologici fino alle mega risse tra tifosi, nel paese più grande dell'America Centrale non si sono fatti mancare nulla. I commentatori e gli appassionati della Liga MX pensavano di aver visto di tutto ma quello che è successo negli ultimi giorni non ha paragoni perché è tanto incredibile quanto reale: un arbitro si è sottoposto ad un intervento di liposuzione, ma ha mentito per giustificare la sua assenza e dopo essere stato scoperto ora rischia di essere sanzionato.

Da quando è iniziato il Torneo di Apertura 2022 il direttore Diego Montaño Robles non è stato assegnato a nessun match, farà la sua prima apparizione solo in occasione della terza giornata ed è stato nominato come VAR nel match tra Pumas UNAM e Necaxa che si giocherà questa domenica. Il motivo? Come rivelato dal giornalista David Medrano, sulle colonne del quotidiano RECORD, il fischietto non si è presentato alla convention annuale a causa di un problema familiare e ha comunicato che non avrebbe partecipato perché una persona della sua famiglia era risultata positiva al Covid-19, quindi avrebbe dovuto restare isolato.

La realtà, invece, era ben diversa. Infatti, sembra che l'arbitro, che ha debuttato nel 2015 e nel 2019 è entrato anche nel circuito FIFA, non si sia presentato perché si sarebbe sottoposto ad un intervento di liposuzione. Armando Archundia, nuovo presidente della Commissione Arbitrale della Federcalcio messicana, ha scoperto la bugia e ha subito ordinato una sanzione economica oltre alla richiesta alla FIFA di fargli rimuovere il badge, che significa una rendita mensile extra di 30.000 dollari.

Una situazione davvero paradossale, non per la scelta dell'intervento ma per la menzogna portata avanti dal direttore di gara verso gli organi federali.

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