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Antonio Conte a rischio esonero nel Tottenham: lo spogliatoio l’ha già scaricato per i suoi metodi

Conte ancora messo in discussione: giocatori e staff hanno chiesto alla dirigenza di riportare a Londra Pochettino.
A cura di Ada Cotugno
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L'uscita dalla Champions League ha messo in luce tutti i problemi del Tottenham in questa stagione, marchiata dalla grande discontinuità della squadra che adesso si trova fuori da tutte le coppe.

Anche quest'anno si concluderà a secco di trofei, come è ormai tradizione da quattordici anni a questa parte. Neanche la presenza in panchina del sergente di ferro Antonio Conte ha cambiato la situazione: il club ha fatto discreti passi indietro e l'eliminazione arrivata per mano del Milan ha fatto scatenare nuovamente le polemiche.

Sotto la lente di ingrandimento è finito ovviamente l'allenatore che negli anni ha dimostrato di non avere una connessione speciale con la Champions League. A Conte la società aveva chiesto di compiere qualche passo in avanti, ma gli Spurs si sono ritrovati al punto di partenza nonostante il susseguirsi di tre allenatori differenti e tanti milioni investiti sul mercato.

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Anche nello spogliatoio la situazione non è delle migliori, visto il forte malcontento di alcuni giocatori e i big che cominciano a farsi domande sul futuro della squadra, bersagliata ormai anche dal pubblico.

A dare un suggerimento alla società sono stati proprio i tifosi. Mentre lasciavano in massa lo stadio qualcuno ha fatto partire un coro dedicato a un grande ex, invocando il suo ritorno in panchina: "He's magic, you know, Mauricio Pochettino, he's magic, you know!".

Tutti al Tottenham vorrebbero riabbracciare l'allenatore argentino, artefice della grande crescita del club con il quale ha raggiunto la finale di Champions League, persa poi nella sfida tutta inglese contro il Liverpool.

Pochettino è tra gli indiziati principali per sostituire Conte, finito ormai sulla graticola. Alla fine della stagione il suo contratto andrà in scadenza è improbabile pensare a una permanenza a Londra, vista la situazione attuale.

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Non c'è solo il riscontro dei risultati sul campo che stentano ad arrivare, ma anche gli umori dello staff degli Spurs che non sempre è in linea con le decisioni prese dall'allenatore.

In particolare preoccupano i programmi di allenamento, spesso modificati all'ultimo secondo e senza preavviso. Nelle altre società invece vengono approvati con una settimana di anticipo, per permettere alle varie aree di organizzare tutto il lavoro.

In più i tifosi non vedono di buon occhio Conte per la gestione dell'Academy e per il trattamento riservato ai giocatori inglesi. Negli ultimi anni i migliori giovani venivano sempre aggregati alla prima squadra e, parallelamente, gli Spurs hanno saputo valorizzare bene tutti i talenti locali.

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È successo con Kane lanciato da Sherwood e Skipp da Espirito Santo, per citare alcuni degli esempi più celebri. Conte invece non ha dato continuità a questo tipo di lavoro nonostante un discreto materiale messo a disposizione dall'Under 19, un atteggiamento che ha infastidito molto l'intera piazza.

Il presidente del Tottenham Daniel Levy ha deciso di non agire d'impulso e di tenere in carica Conte almeno fino alla prossima partita: l'incrocio contro il Nottingham potrebbe essere decisivo per il futuro dell'allenatore, al quale è richiesto l'accesso alla prossima Champions come obiettivo minimo.

Lo staff invoca il ritorno di Pochettino, capitanato da Kane che avrebbe espressamente richiesto alla società di cambiare i suoi piani per la panchina. Il ritorno dell'argentino sarebbe utile anche per convincere l'argentino a firmare un nuovo contratto, allontanando così le voci di un possibile addio.

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