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Andrea Pirlo non ha dubbi: “Io mi riconfermerei allenatore della Juve”

Pirlo ha vinto il secondo trofeo da allenatore, dopo la Supercoppa ha conquistato la Coppa Italia. Dopo la partita il tecnico della Juventus ha reso merito all’Atalanta, non ha dimenticato le problematiche di questa stagione e ha parlato anche del suo futuro, dicendo: “Io mi confermerei e voglio continuare”.
A cura di Alessio Morra
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Andrea Pirlo nel giorno del suo 42° compleanno ha vinto il secondo trofeo da allenatore. A Reggio Emilia la Juventus ha battuto 2-1 l'Atalanta. Nell'intervista rilasciata a RaiSport il tecnico juventino ha reso merito all'Atalanta e ha parlato anche dei tifosi che sono tornati allo stadio: "Questa è stata una bella partita con due squadre forti che si sono battute dal primo all'ultimo minuto, anche per loro è stata una grande festa, con il pubblico, ed era bello pure per loro, volevamo far vedere loro una grande partita".

La Juventus ha vinto 2-1 grazie al gol decisivo di Chiesa, che stava per essere sostituito da Pirlo. Il tecnico ha esaltato il man of the match e ha esaltato la sua squadra:

Volevamo vincere e volevamo portare a casa questo trofeo, ci siamo ricompattati, ci siamo detti che volevamo vincere la Coppa Italia. Chiesa? Lo volevamo toglierlo, non era al meglio, si è battuto, ha fatto una bella partita. Il gol per Federico è una grande soddisfazione, non è semplice segnare un gol decisivo in una finale.

Queste vittorie non possono cancellare il passo falso in Champions

Pirlo felice per il secondo titolo vinto in stagione, ma non dimentica il passo falso in Champions e soprattutto la quinta posizione in campionato: "Non saremmo qui a parlare di un quinto posto o dell'uscita dalla Champions se fosse stata una stagione perfetta e queste vittorie non possono cancellare questi risultati. Io ho imparato tante cose in questa stagione".

Mi riconfermerei alla Juventus, voglio continuare

Poi al tecnico juventino è stato chiesto se si confermerebbe, la risposta è stata affermativa: "Certo che mi riconfermerei. Amo il calcio fin da bambino e continuerò a farlo. Io vorrei continuare. Da allenatore è più difficile che da calciatore, perché magari vedi certe cose e non riesci a farle capire ai calciatori".

La Juve insegue il quarto posto

Infine l'allenatore si è proiettato all'ultima giornata di campionato che sarà decisiva per la qualificazione alla Champions League: "Noi dobbiamo pensare a fare il nostro e poi vediamo quello che succede sugli altri campi.  Atalanta-Milan? Loro giocano sempre un calcio aggressivo, non dobbiamo dirgli come devono giocare. E sono sicuro che lo faranno anche con il Milan".

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