Anche Ibra ha paura: “Temo il ritiro, giocherò il più possibile. Non voglio smettere”

Zlatan Ibrahimovic è volato in Svezia, ha risposto alla convocazione del c.t. Andersson che lo ha richiamato dopo quasi un anno e lo ha voluto in nazionale per i playoff dei Mondiali 2022. Ibra è squalificato e non giocherà la semifinale con la Repubblica Ceca, servirà comunque a tutto il gruppo che vuole la finale, che giocherebbe con la Polonia. L'attaccante del Milan ha catalizzato l'attenzione è in conferenza stampa ha risposto a una serie di domande. Si è detto certo della qualificazione e ha parlato anche del suo futuro e per ora non ha intenzione di smettere.
Anche Ibra ha paura, lui che sembra non temere nulla, ha detto sinceramente di provare del panico se pensa al giorno in cui lascerà il calcio. E correttamente afferma che giocherà il più possibile, perché così quando darà l'addio al calcio non avrà alcun tipo di rimpianto: "Provo un po' di panico davanti alla prospettiva di smettere di giocare. Di sicuro, continuerò il più a lungo possibile, finché riesco a ottenere risultati ma stando bene in campo, senza soffrire. Non voglio avere pentimenti quando avrò smesso, quindi voglio massimizzare la mia carriera".

Il suo pensiero lo ha spiegato bene e ha anche detto che non sa quando arriverà il giorno in cui lascerà il calcio: "Cosa succederà dopo non lo so, come scrivo nel mio libro ho un po' di paura. Un ruolo nel calcio? Vedremo quando verrà il giorno. Potrei cominciare da quando mi fermo o prendermi una pausa, o sparire completamente. Certo l'adrenalina che sento addosso non la proverò mai più. Siamo programmati per svegliarci, prepararci per l'allenamento, allenarci, tornare a casa e riposare. Questo va avanti da 20-25 anni ma un giorno al risveglio non ci sarà più niente davanti a me, sarà un bell'impatto".
Poi fedele al suo personaggio Zlatan ha aggiunto: "Penso che sarà una tristezza più grande per te che non mi vedrai più giocare. Dovresti divertirti ora perché non vedrai mai più niente di simile". Mentre sui playoff della Svezia è stato laconico: "Andremo in Qatar".
