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Alvini confessa il suo errore: “Sono stato come un bambino”. Ma la scena al VAR è fantastica

Massimiliano Alvini si è scusato pubblicamente per l’ammonizione ricevuta nel match con l’Atalanta per un suo comportamento nel corso di una revisione al VAR.
A cura di Vito Lamorte
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La Cremonese ha fermato la corsa della capolista Atalanta, riuscendo a portare via un punto importantissimo da Bergamo nel lunch match della sesta giornata di Serie A 2022-2023. Non è stata una gara facile per i grigiorossi ma sono riusciti a trovare il secondo punto del loro campionato dopo quello raccolto in casa contro il Sassuolo e hanno interrotto la striscia di quattro sconfitte con cui era iniziata la stagione.

I ragazzi di Massimiliano Alvini hanno giocato una gara di grande sacrificio e con Emanuele Valeri sono riusciti a pareggiare il vantaggio della Dea firmato da Merih Demiral. Poco prima del gol atalantino, la squadra di Gian Piero Gasperini era già riuscita a spedire la palla alle spalle di Radu ma l'aveva fatto in maniera irregolare con Okoli.

Il difensore orobico ha toccato di mano un cross tagliato di Koopmeiners e dopo una rapida revisione al VAR il direttore di gara Andrea Colombo ha annullato, oltre ad ammonire il calciatore nerazzurro. Chi si è beccato un'ammonizione in occasione della review dell'arbitro è stato l'allenatore della Cremonese che non si è trattenuto mentre vedeva le immagini dell'irregolarità e ha fatto il gesto del braccio verso il fischietto della sezione di Como.

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Nella conferenza post-gara Alvini ha commentato così il suo atteggiamento: "È uno sbaglio mio, quando ho visto il fallo di mano sono stato come un bambino che gli danno la cioccolata e ho detto ‘È mano'. Ho sbagliato e giustamente sono stato ammonito".

Il tecnico della Cremonese si è scusato pubblicamente per l'ammonizione ricevuta ieri nel match con l'Atalanta anche ai microfoni di "Radio anch'io sport" su Rai Radio 1: "Ieri non sono stato un bellissimo esempio, mi sono scusato, ho grande rispetto della classe arbitrale. C'è stata l'ingenuità di un allenatore che poteva ancora giocarsi la partita. Però non sono stato tanto invadente. Ho grandissima stima per la classe arbitrale, Colombo è uno dei migliori in prospettiva".

Con queste parole Alvini si conferma per la sua sincerità e genuinità, sia nel commento delle fasi di gioco che per altre situazioni. La Serie A e il grande pubblico sta conoscendo un personaggio completamente atipico rispetto ai tecnici che girano da qualche anno a questa parte.

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