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Dove allenerà Massimiliano Allegri? “Io allo United? Mi piacciono le sfide”

Massimiliano Allegri ha spiegato il suo modo di vivere e lavorare nel calcio, dribblando le domande sul suo possibile futuro inglese: “Non parlo ancora bene la lingua, ma amo mettermi in gioco. Così ho fatto alla Juve. Mandzukic? Il mio ideale. Zielinski? Il giocatore più completo in mediana in Serie A”
A cura di Alessio Pediglieri
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Massimiliano Allegri in Inghilterra è più di una semplice suggestione. Di concreto c'è la crisi di un paio di top club della Premier League come Manchester United e Tottenham e delle panchine traballanti di Solskjaer e di Pochettino. Elementi che portano il tecnico livornese ad essere entrato nel novero dei possibili sostituti – anche in tempi brevi – per una nuova avventura inglese.

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Le voci che portano Allegri verso Manchester

Speculazioni, rumors, indiscrezioni. Dall'Inghilterra si vocifera anche di un suo primo contatto con lo United e con Ferguson – il quale nutre storica stima per l'ex Juventus – tanto da aver pronunciato anche un paio di nomi da volere in un eventuale staff come quello dell'ex difensore francese e per più di un decennio giocatore dei red devils, Patrice Evra. Del quale però non parla direttamente, così come non fa con altri suoi potenziali collaboratori: "Non posso fare il medico, il fisioterapista e il preparatore atletico, perché sono un essere umano e soprattutto non ne ho le competenze. Il mio principio è sempre stato di circondarmi di persone intelligenti e capaci e anche da calciatore ho cercato di apprendere dai miei compagni"

Il futuro, un'ipotesi inglese

Sul futuro, però non si sbilancia. Durante un convegno sportivo tenuto in Polonia, Allegri ha provato a scivolare lontano dalle voci di mercato che lo vedono in lizza per una panchina in Premier, attraverso una intervista rilasciata al giornale Przeglad Sportowy: "Non parlo ancora bene l'inglese, ma sto ancora imparando". 

Amo mettermi in discussione e quando sono arrivato alla Juve, dopo gli anni di Conte, molti hanno pensato che mi sarei bruciato: ho ascoltato e cambiato, ma non ho fatto rivoluzioni. Devi sempre fissare tre tipi di obiettivi: a breve, medio e lungo termine.

L'elogio a Mandzukic

Allegri entra anche nei dettagli su alcuni giocatori che ha potuto allenare e altri che stima particolarmente. Ovviamente, molti sono polacchi ma c'è una parentesi speciale per un calciatore, Mario Mandzukic al quale Allegri è particolarmente legato: "L'allenatore deve chiedere al giocatore quanto può dare ed è questo il motivo per cui Mandžukic rappresenta un giocatore speciale per me, mi ha dato un incredibile spazio di manovra"

Da Szczesny a Zielinski, passando per Piatek

Poi, l'analisi dei nazionali polacchi presenti in Italia: "Szczesny è uno dei migliori portieri d'Europa: ci ha impressionato con la mentalità, non soffre le pressoni, è concentrato sull'obiettivo. Piatek? Deve confermarsi, è un ottimo attaccante e può farcela. Anche Zielinski  è un grande calciatore, prezioso per gli allenatori perchè può giocare in qualsiasi posizione"

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