Ai quarti di Champions qualificate le squadre più ricche d’Europa tranne due

L’aspetto economico conta tantissimo nel calcio di oggi, ma non è fattore completamente determinante. Ai quarti di Champions League si sono qualificate tutte le squadre che hanno le maggiori possibilità economiche, eccetto due però: la Juventus e il Barcellona le squadre di Cristiano Ronaldo e Leo Messi.

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A cura di Alessio Morra

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Ai quarti di Champions League sono riuscite a qualificarsi tutte le favorite, tutte quelle che avevano vinto il proprio girone eliminatorie, tranne la Juventus. Ma all'appello manca anche il Barcellona. Una Champions anomala senza Messi e Cristiano Ronaldo già dai quarti di finale. E ciò che sorprende ulteriormente che catalani e bianconeri sono le uniche tra le squadre più ricche al mondo ad essere già fuori dalla coppa.

Le più ricche ai quarti di Champions, tranne Juventus e Barcellona

L'aspetto economico conta eccome, le squadre che hanno maggiori possibilità e che possono acquistare i giocatori migliori sono ampiamente favorite, questo però non garantisce né le vittorie né un piazzamento tra le prime otto o le prime quattro, e diciamo che rende molto peggiore la campagna europea della Juventus e del Barcellona che nonostante un fatturato importante e con in squadra i fenomeni di questa generazione e cioè Ronaldo e Messi sono state precocemente eliminate.

Le squadre con il fatturato più alto d'Europa

Nella classifica dei ricavi della stagione 2019-2020 ha dominato il Barcellona, che ha preceduto Real Madrid e Bayern Monaco. Nella top ten le inglesi Liverpool, Chelsea e Manchester City, ma anche il PSG e la Juventus, con quasi 400 milioni di fatturato, poi il Borussia Dortmund. Nella scorsa stagione tutti i club ovviamente a causa del contesto economico e in particolare della pandemia hanno subito un netto calo dei guadagni, ma le big sono sempre le stesse. Tutte hanno subito un calo con l'eccezione del Bayern Monaco che in virtù del successo in Champions League e della Bundesliga che si è conclusa regolarmente, non a maggio ma è terminata nel mese di giugno e quindi i proventi dei diritti tv sono stati iscritti a bilancio entro il 30 giugno.