472 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Acerbi nega gli insulti razzisti a Juan Jesus davanti ai dirigenti dell’Inter: cosa farà il club

Francesco Acerbi e l’Inter si sono visti e ascoltati. Nulla è trapelato dall’ incontro consumatosi tra le mura del quartier generale nerazzurro. Il club non prenderà alcun provvedimento, attenderà prima che si esprima il Giudice Sportivo.
A cura di Alessio Pediglieri
472 CONDIVISIONI
Immagine

Il "caso" Acerbi sugli insulti razzisti verso Juan Jesus resta più che acceso sotto i riflettori di un calcio che prova a scrollarsi di dosso la tacca di sport incapace di affrontare nel modo corretto uno dei temi più scottanti: il razzismo. Così, tra denunce e smentite si aggiunge un altro capitolo alla vicenda che tiene banco nel bel mezzo della pausa per le nazionali: Francesco Acerbi e l'Inter si sono confrontati e ascoltati. Il difensore ha ribadito il proprio punto di vista, il club attenderà la decisione del Giudice Sportivo.

Cosa si sono detti Acerbi e la dirigenza nerazzurra nel segreto delle mura del quartier generale interista? Non è dato saperlo. Impossibile, visto che non c'era nessun altro oltre i diretti interessati e nemmeno gli occhi voraci di telecamere e telefonini. Già il vortice è folle attorno all'episodio in campo, pur documentato da immagini che parrebbero ineluttabili, figuriamoci riportare ciò ch è è avvenuto nella conversazione privata di martedì pomeriggio.

Immagine

Ci si basa su indiscrezioni e sensazioni, con il difensore di Inter e Nazionale fermo sulle proprie posizioni già ribadite più o meno apertamente nel corso delle ultime ore: nessuna offesa razzista a Juan Jesus nel corso di Inter-Napoli, nessun "ne*ro" rivolto al difensore dei partenopei. Ha capito male, frainteso, perché ad Acerbi non appartiene quel tipo di pensiero. Il difensore nerazzurro lo ha fatto sapere a Luciano Spalletti, poi attraverso il proprio procuratore, poi ribadendolo, anche se a denti stretti, ai giornalisti che lo hanno atteso dal suo ritorno dal ritiro azzurro dove è stato accomodato per opportunità.

Ciò che resta, al momento, della triste vicenda è l'imbarazzo del mondo del calcio nel suo insieme, in tilt su uno degli argomenti maggiormente scottanti che ha svelato l'incapacità di gestire la situazione ed eventualmente saltarle a cavalcioni per domarla in modo definitivo. Invece, tutto tace o – al massimo – viene espresso sotto voce. Anche ciò che farà l'Inter, club del tesserato Acerbi: nessuna decisione a riguardo, si attenderà che si esprima in prima istanza il Giudice Sportivo che, già,  ha annunciato ulteriore indagine federale, rilanciando il problema ai gradini più alti. Ma la scala è finita, qualcuno una decisione dovrà prenderla e – in un modo o in un altro – sarà un precedente con cui tutti dovranno fare i conti.

472 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views