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27 scommesse su un’ammonizione, Cibicki condannato per un giallo: “Tangente da 30mila euro”

Pawel Cibicki condannato in appello per un motivo molto particolare legato al calcioscommesse. Avrebbe incassato un giallo volontario dopo una tangente.
A cura di Marco Beltrami
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La vita dei calciatori professionisti non è tutta rose e fiori. Tanti sacrifici e una routine fatta di ritmi serrati e allenamenti costanti, con poco tempo libero a disposizione. Ecco allora che spesso e volentieri le star del pallone rischiano di inciampare in episodi poco edificanti con la voglia di trasgredire che gioca brutti scherzi. È quanto accaduto, almeno per la giustizia, a Pawel Cibicki classe 1994 svedese nato da genitori polacchi, condannato in appello per un motivo molto particolare legato a quella che è una delle piaghe del mondo del pallone, ovvero il calcioscommesse.

Paweł Piotr Cibicki è un calciatore molto popolare in Svezia, con in passato anche un’esperienza tra le fila dell’Under 21 con 10 presenze e un gol (dopo che in precedenza aveva militato nelle Giovanili della Polonia). Cresciuto in patria, al Malmoe, ha avuto la possibilità di affermarsi anche in Premier al Leeds, dove però le cose nel 2017-2018 non sono andate bene. Ecco allora i prestiti a Molde, Elfsborg, e Ado Den Haag.  Il suo nome è tornato alla ribalta per la condanna incassata in appello per reati relativi a partite truccate dopo che la precedente sentenza sullo stesso caso del tribunale distrettuale (in cui era stato assolto per mancanza di prove) è stata annullata. Il 27enne è stato accusato di aver accetto una tangente di 300.000 corone svedesi (circa 30mila euro), per farsi ammonire in una partita del massimo campionato di calcio svedese quando vestiva la maglia dell'Elfsborg nel 2019.

Si legge nella sentenza che Pawel Cibicki è stato ritenuto "colpevole di aver concordato con due persone (…) di prendere un cartellino giallo durante una partita contro il Kalmar FF". Le due persone in questione sono state a loro volta giudicate colpevoli di aver pagato la tangente, con il calciatore che si è detto sempre estraneo ai fatti. Dall'inchiesta è emerso che un totale di 27 scommesse erano state aperte pochi giorni prima, o il giorno stesso della partita, dall'entourage delle due persone. Su tutti queste giocate si è puntato sul fatto che il calciatore avrebbe ricevuto un'ammonizione durante la partita. Cibicki sarebbe finito addirittura in carcere se non avesse ricevuto una sospensione della pena detentiva. La Federazione svedese, e la Fifa, avevano già squalificato il calciatore per 4 anni.

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