Tifosi e giocatori del Partizan faccia a faccia dopo la sconfitta col Maccabi: alta tensione a Belgrado

La Belgrade Arena si è trasformata in un’arena di tensione e rabbia dopo la netta sconfitta del Partizan contro il Maccabi Tel Aviv nel 18° turno di Eurolega. Il punteggio finale di 112-87, con uno scarto di 25 punti, ha certificato una serata da dimenticare per la squadra allenata da Joan Peñarroya, travolta sul parquet e contestata duramente dal proprio pubblico.
Al termine della gara, i tifosi serbi hanno manifestato tutta la loro frustrazione con fischi assordanti, cori di protesta e insulti indirizzati ai giocatori. Una reazione rabbiosa, figlia non solo del risultato, ma anche di una prestazione giudicata insufficiente in una competizione dove le aspettative restano altissime.
La delusione sugli spalti è presto diventata confronto diretto, con alcuni elementi della squadra che hanno risposto alle provocazioni, alimentando ulteriormente un clima già incandescente.
Alta tensione a Belgrado tra tifosi e giocatori del Partizan
La situazione è degenerata nel momento in cui la squadra si stava dirigendo verso gli spogliatoi. Tyrique Jones, bersagliato dai fischi per l’intera durata dell’incontro, è rimasto coinvolto in un acceso confronto con alcuni tifosi, arrivando a un contatto fisico che ha richiesto l’intervento degli addetti alla sicurezza. Attimi concitati che hanno fotografato alla perfezione il nervosismo e la spaccatura creatasi tra squadra e ambiente.
Una serata amara per il Partizan, non solo per la classifica ma soprattutto per l’impatto emotivo. In un contesto come quello di Belgrado, dove il legame tra tifoseria e squadra è viscerale, una sconfitta così pesante lascia inevitabilmente strascichi, mettendo sotto pressione giocatori e staff in vista dei prossimi appuntamenti europei.