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Si alza dalla panchina e prende a pugni l’avversario scatenando l’inferno: follia totale in NBA

Un’altra sfida di NBA è stata contraddistinta da una vera e propria rissa in campo. Durante Orlando Magic e Minnesota Timberwolves, è successo di tutto.
A cura di Marco Beltrami
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Cosa sta succedendo in NBA? Dopo il brutto parapiglia nella sfida tra i Cavaliers e i Grizzlies con protagonisti Brooks e Mitchell, un altro match è stato contraddistinto da scene da dimenticare e da una vera e propria rissa con l’espulsione di ben cinque giocatori. Incredibile infatti quanto accaduto tra Orlando Magic e Minnesota Timberwolves, quando uno scontro tra Mo Bamba e Austin Rivers, ha scatenato l’inferno.

Il caos è iniziato quando Rivers è uscito dal campo nei pressi della panchina dei Magic dicendo qualcosa. A quel punto ecco che Bamba si è alzato e ha tirato un pugno all’avversario, dando il via ad una lotta serrata. Scambio di spintoni, cazzotti e colpi proibiti, con i due che sono finiti a terra, mentre sul posto arrivavano anche altri giocatori. Una scena pessima, che è durata diversi secondi: fortunatamente gli arbitri, con l’aiuto dei componenti delle panchine sono riusciti a raffreddare gli animi. Risultato? Sono stati allontanati oltre a Bamba e Rivers, anche Jalen Suggs, Taurean Prince e Jaden McDaniels.

Il tecnico dei Timberwolves Chris Finch dopo la partita ha dichiarato: "Non sto esprimendo alcun giudizio su Austin, su quello che ha fatto. Non ho idea di cosa lo abbia scatenato o cosa sia successo. Hanno fatto uscire un ragazzo dalla panchina e tirare un pugno, che è una delle cose più eclatanti che puoi fare in campionato in questo momento. Ma sì, non giudico Austin".

Rivers dopo la partita ha probabilmente fatto chiarezza sui motivi che hanno portato all’acceso diverbio culminato poi in una rissa. Tutto è nato dai commenti di Bamba ad un suo errore: "Non entrerò nel merito di quello che ha detto. Non ho intenzione di fare la spia sul tizio o altro, ma non mi piaceva il modo in cui mi parlava, anche senza motivo. Non conosco nemmeno quel tizio, non so niente di lui. Ovviamente so solo che è un giocatore per i Magic. E ha continuato a parlare, quindi il possesso successivo quando sono andato laggiù ho appena detto: ‘Sai, devi essere rispettoso, fratello'. Non sto cercando di ritrarre me stesso come un ragazzo che vuole essere duro. Non è nemmeno il mio modus operandi. Ma, per chiunque mi conosca, non lascerò che qualcuno mi manchi di rispetto o parli da pazzo".

Pur ammettendo di non provare rancore nei confronti di Bamba, Rivers ha sottolineato la pericolosità del gesto di un altro avversario, Suggs: "Suggs, credo, mi ha afferrato per il collo. Questo è quello che mi ha infastidito di più. Questa è l'unica cosa che mi fa male in questo momento, è che qualcuno è entrato e mi ha afferrato per il collo. Arrivando a tutta velocità afferrandomi il collo in quel modo. … Per fortuna, non è successo niente di veramente grave".

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