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Michael Jordan piange la morte di George Raveling: “Senza di lui le Air Jordan non esisterebbero”

É morto a 88 anni George Raveling. L’ex coach introdotto nella Hall of Fame aveva convinto Jordan a firmare con Nike.
A cura di Nicolo Piemontesi
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Era stato lui il legame vitale tra Michael Jordan e la Nike. É morto di cancro a 88 anni George Raveling. Gli inizi come giocatore di basket per il college di Villanova, poi la svolta con la decisione di diventare un allenatore. Ha ricoperto quel ruolo per 22 anni allenando alcuni tra i migliori college della Ncaa: Washington State, Iowa e USC (University of Southern California). Raveling aveva vinto per tre volte il Pac 10 Coach of The Year, un premio assegnato ai migliori allenatori di squadre di College e nel 2015 era stato introdotto nella lista degli Hall of Fame del basket.

Una carriera ricca di successi coronata da una medaglia d'oro come assistente allenatore alle Olimpiadi del 1984. Fu proprio in quell'occasione con conobbe Michael Jordan, un incontro che rivoluzionò la vita dell'atleta. Il campione Nba lo ha ricordato rendendogli omaggio in un post su X.

L'importanza di Raveling per Jordan

Nella lettera scritta da Michael Jordan e pubblicata da Darren Rovell su X si può leggere l'importanza di Raveling nella vita del miglior giocatore di basket di tutti i tempi. "Per più di 40 anni ha benedetto la mia vita con saggezza, incoraggiamenti e amicizia. Era un mentore in tutti i sensi porterò sempre profonda gratitudine per la sua guida". Dopo essersi incontrati sul parquet delle Olimpiadi, Raveling aveva incoraggiato Jordan ad affidarsi a Nike presentandolo a Sonny Vaccaro. Fu proprio il dirigente americano a guidare la trattativa che portò alla firma del contratto da cui ebbe origine la serie di scarpe famosa in tutto il mondo "Air Jordan".

Da quel momento si stima che il giocatore abbia ricavato quasi 1.5 miliardi di dollari grazie alla percentuale di vendita sulle scarpe. "Ho firmato con Nike grazie a George e senza di lui non esisterebbero le Air Jordan. Le mie preghiere sono con Delores, Mark e i tanti, tanti amici di Georges", ha aggiunto Jordan. Conclusa la sua esperienza in panchina Raveling era entrato a far parte del team Nike nel 1994, su volontà stessa del co-fondatore Phil Knight, come direttore del basket internazionale per Nike, un ruolo che lo portò a viaggiare in tutto il mondo promuovendo le attività dell'azienda nel mondo della pallacanestro.

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Dalla lettera di Martin Luther King Jr.s. al grande schermo

Tra tutti i cimeli e memorabilia presenti nella sua collezione aveva rivelato di averne uno a cui tenesse moltissimo. Non si trattava di un ricordo del basket, bensì di una copia fisica del famoso discorso: "I have a dream", ottenuta da Martin Luther King Jr.'s stesso. A Raveling era stato chiesto, a causa della sua statura imponente, di fare da volontario nella sicurezza dell'evento. Proprio grazie a questo era riuscito ad avvicinarsi e ad assistere di persona al famoso evento del 1963. Pochi anni fa, nel 2022, aveva deciso di donare quel discorso a Villanova, l'università da dove era iniziato tutto. Nel 2023 invece il suo personaggio era stato portato sul grande schermo, dall'attore Marlon Wayans, nel film "Air – La storia del grande salto".

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