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Matteo Spagnolo e Gabriele Procida salutano l’NBA, ma è solo un arrivederci

I due azzurri, scelti pochi giorni fa al secondo giro da Detroit Pistons e Minnesota Timberwolves, si preparano a un altro anno di apprendistato nel vecchio Continente prima del grande salto.
A cura di Luca Mazzella
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Matteo Spagnolo e Gabriele Procida - Foto Italbasket
Matteo Spagnolo e Gabriele Procida – Foto Italbasket

Abbiamo ancora negli occhi la notte tra giovedì e venerdì scorso, con il Commissioner dell'NBA Adam Silver ad annunciare Paolo Banchero come prima scelta degli Orlando Magic e il suo vice Mark Tatum ad aprire le porte del sogno americano ai nostri due giovanissimi Gabriele Procida, chiamato alla numero 36 dai Detroit Pistons, e Matteo Spagnolo, scelta numero 50 dei Minnesota Timberwolves.

Un draft di portata storica per il basket italiano, chemai aveva avuto ben 3 giocatori scelti in un'unica annata. Mentre però Paolo Banchero posa ormai da giorni con la divisa degli Orlando Magic nelle classiche foto di rito e la moltitudine di analisti USA prova a capire come giocherà la sua Orlando, quali saranno i suoi compagni e in cosa l'ala nativa di Seattle dovrà migliorare, il destino di Gabriele Procida e Matteo Spagnolo come immaginabile non dovrebbe prevedere da subito l'NBA, almeno stando a quanto emerso nelle ultime ore.

Paolo Banchero con la canotta degli Orlando Magic (foto NBA Italia)
Paolo Banchero con la canotta degli Orlando Magic (foto NBA Italia)

Procida, stando a diversi rumor d'oltreoceano – non ultimo quello rilanciato dall'autorevole sito The Atheltic non sarà firmato subito dai Detroit Pistons che pur mantenendo i diritti su di lui sembrano intenzionati a concedere all'ex Fortitudo Bologna un altro anno di palestra in Europa, magari in un palcoscenico altamente competitivo come l'Eurolega, dove Procida ha diversi corteggiatori come l'Alba Berlino.

La campagna di rafforzamento di Detroit che nelle ultime ore – dopo un draft da assoluta protagonista – ha aggiunto via trade con i New York Knicks anche gli esperti Alec Burks e Nerlens Noel e si prepara ad un'annata di crescita con diversi giocatori con esperienza a fare da chioccia ai tanti rookie e alla star Cade Cunningham, sembra un ulteriore indizio a favore di un anno in più di apprendistato per Procida, che in questa squadra avrebbe davvero pochissimo spazio. I Pistons opterebbero per il classico draft&stash, ovvero scegliere un giocatore ma lasciarlo maturare prima di inserirlo a roster.

Prima o dopo la Summer League? Questo non è ancora dato saperlo, ma è ovvio che il torneo di iniziazione dei rookie e vetrina per chi cerca un contratto nella lega sarebbe un'occasione d'oro per il nativo di Como, che potrebbe mostrare da subito le sue doti fisiche e il suo tiro che tanto hanno colpito già nei work-out pre-draft.

Non ci sono invece dubbi su Matteo Spagnolo, che certamente tornerà in Europa (su di lui sembra esserci Reggio Emilia che gli affiancherebbe l'esperto Andrea Cinciarini in cabina di regia) e altrettanto certamente disputerà la Summer League coi Minnesota Timberwolves, come dichiarato in queste ore proprio dall'head coach della franchigia Chris Finch.

Anche nel caso del ragazzo pugliese, un buon modo per testare da subito le sue capacità soprattutto in termini di tenuta fisica, il grande dubbio che per ora rende l'NBA un passo troppo azzardato per Spagnolo, che in attesa che i Timberwolves formalizzino la loro decisione resta comunque per altri 2 anni sotto contratto con il Real Madrid, che sceglierà quindi con attenzione dove far maturare l'esterno, senza escludere l'ipotesi che siano proprio gli spagnoli la palestra più competitiva per il brindisino, che sembra attualmente in ballottaggio con l'altro giovanissimo Juan Nuñez per il posto di giovane aggregato alla prima squadra.

Draft&Stash per entrambi quindi. Non una bocciatura, ma la consapevolezza di essere stati scelti da due franchigie giovani e ambiziose prima ancora della loro completa maturazione. Un attestato di stima e fiducia nello sviluppo tecnico e fisico di due giovani che si toglieranno nel tempo tantissime soddisfazioni. L'NBA quindi può attendere, ma solo per un anno. Una volta protagonisti in Europa, Matteo e Gabriele spiccheranno il volo.

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