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Kyrie Irving perde le staffe: insulti, gestacci e dito medio al pubblico di Boston

L’ennesima partita da ex del numero 11 al TD Garden regala spettacolo in tutti i sensi. Ma la sua reazione scatena polemiche. La sfida nella sfida coi tifosi Celtics fa discutere per un brutto episodio.
A cura di Luca Mazzella
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Il brutto gesto di Irving che ha alimentato polemiche.
Il brutto gesto di Irving che ha alimentato polemiche.

Che il rapporto tra Kyrie Irving e i tifosi dei Boston Celtics, sua ex squadra, sia decisamente burrascoso, è cosa nota. La rabbia dell'appassionato tradito dal proprio idolo, il troppo amore mai ripagato, l'addio mai digerito per tempi e per modi, e il mix di dichiarazioni e gesti eclatanti (il famoso piede "battuto" a centrocampo sul simbolo della squadra) che il campione NBA 2016 con la maglia dei Cavs ha destinato al suo pubblico negli ultimi 2 anni hanno, come prevedibile, generato un clima perennemente infuocato ad attendere il grande nemico in Massachusetts. E se tutto questo si inserisce nella serie Playoffs forse più attesa degli ultimi anni e che tanto può dire del futuro di Boston e Brooklyn il risultato non poteva che essere esplosivo…in tutti i sensi.

Allo show con la palla tra le mani di Kyrie infatti, assoluto mattatore della serata con 39 punti, 6 triple, 6 assist, 5 rimbalzi, 4 palle recuperate, 9/90 ai liberi e il 60% dal campo con una serie di canestri consecutivi a riportare i Nets dal -15 al + 5 nel giro di pochi minuti, ha fatto da complemento una lotta del tutto personale giocata nella cornice di gara 1 contro tutti i tifosi di Boston. O almeno, con tutti quelli che gli hanno indirizzato offese di ogni tipo per tutti i 48 minuti della partita. Una costante che ha stizzito più volte il giocatore sia lontano dalle telecamere (ma ugualmente immortalato dal solito cellulare)…

Che in campo, a favore di video, quando sia dopo un difficilissimo canestro dall'angolo che poco dopo, durante una rimessa, il giocatore non ci ha pensato due volte a rispondere agli insulti mostrando il dito medio, anzi…due diti medi.

Niente che sia sfuggito non solo ai tifosi presenti, ma anche ovviamente ai social, su cui i video di Kyrie sono diventati virali ancor più delle sue prodezze, in una partita ancora più memorabile se si considera che Irving, in regime di Ramadan, arrivava alla palla a 2 con un digiuno prolungato e quindi totalmente a secco di energie. A dargli le giuste motivazioni per andare oltre ogni difficoltà fisica, ci ha pensato proprio il mix di offese, gestacci e insulti del suo ex pubblico:

"Ho messo in campo la stessa energia che tutti i tifosi hanno avuto verso di me. Non volevo attaccare tutta Boston, tutti i suoi tifosi. Quando le persone iniziano insultarti esiste un limite sotto il quale puoi accettare di essere il loro bersaglio. Fuck you…young pussy, bitch… So cosa aspettarmi qui e sono pronto a restituire la stessa energia in cambio, sono i Playoffs. L'odio che ricevo a Boston è il lato oscuro della medaglia, non è la prima volta che torno qui, ma devo accettarlo. Quando mi offendono mi giro guardando negli occhi chi mi ha rivolto quelle parole per capire se proseguono, ma non lo fanno".

L'NBA, come sempre in questi casi, multerà quasi certamente il giocatore per evitare che certi comportamenti si ripetano, ma questo non frenerà probabilmente né i tifosi né lo stesso Kyrie dal portare avanti le rispettive battaglie personali ad ogni sfida tra Nets e Celtics. E vista la partita di ieri e una serie che si preannuncia lunghissima e emotivamente estenuante per le due squadre, sin da gara 2 ma anche per le eventuali gare 5 e 7 non resta che allacciarsi le cinture e godersi lo spettacolo di uno dei più forti giocatori del pianeta, motivato a suon di offese a punire la sua ex squadra mostrando il basket più efficiente della sua carriera. Kyrie, d'altronde, lo conosciamo: è così, prendere o lasciare.

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