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È morto Jerry Sloan, leggenda degli Utah Jazz e del basket NBA

È morto all’età di 78 anni Jerry Sloan, ex cestista e allenatore degli Utah Jazz che ha guidato per la bellezza di 23 anni, fino al 2011. A dare la notizia proprio la franchigia che ha sede a Salt Lake City in un comunicato. Lo storico manager da anni combatteva con il morbo di Parkinson e la demenza a corpi di Lewy, malattie neurodegenerative. Lascia un segno indelebile nella storia della pallacanestro NBA.
A cura di Marco Beltrami
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Se ne va una vera e propria leggenda del basket. È  morto all'età di 78 anni Jerry Sloan, ex cestista e allenatore degli Utah Jazz che ha guidato per la bellezza di 23 anni, fino al 2011. A dare la notizia proprio la franchigia che ha sede a Salt Lake City in un comunicato. Lo storico manager da anni combatteva con il morbo di Parkinson e la demenza a corpi di Lewy, malattie neurodegenerative. Lascia un segno indelebile nella storia della pallacanestro NBA

È morto Jerry Sloan, leggenda del basket NBA

Gli Utah Jazz, società che milita nella NBA ovvero il massimo campionato di pallacanestro degli Stati Uniti d'America e del Canada, ha annunciato in una nota ufficiale la morte di Jerry Sloan vera e propria icona del basket d'oltreoceano. Una vita sul parquet quella del classe 1942 prima da giocatore e poi da allenatore. Purtroppo nel 2011, Sloan è stato costretto a ritirarsi dalle scene a causa di gravi problemi di salute legato al morbo di Parkinson e alla demenza a corpi di Lewy che lo hanno lentamente portato alla morte. Il suo è stato un segno indelebile nel basket: basti pensare che è stato capace di guidare per ben 23 stagioni consecutive gli Utah Jazz, per quello che è un vero e proprio record nella storia degli sport americani

Chi era Jerry Sloan, la carriera dell'icona della pallacanestro e degli Utah Jazz

Dopo una carriera decennale da giocatore, per i Baltimore Bullets prima e per i Chicago Bulls poi, Jerry Sloan ha intrapreso una nuova avventura in panchina. Dopo le esperienze alla guida ancora dei Bulls e la parentesi con gli Evansville Thunder, è entrato nello staff degli Utah Jazz prima da vice e poi da primo allenatore. Ha aggiunto due finali della NBA, arrendendosi in entrambi casi proprio alla sua ex squadra, i Chicago Bulls di Michael Jordan. Nel 2011 l’addio alla franchigia di Salt Lake City, legata a divergenze con la stella Deron Williams, e anche ai problemi di salute. Al suo attivo un record di 1121 partite vinte e 803 perse che ne hanno fatto il quarto coach più vincente della storia della Lega.

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