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Cosa aspettarsi dall’Italia all’Eurobasket 2025: a fari spenti contro i mostri Jokic e Doncic

Le grandi favorite hanno i “mostri” NBA, ma l’Italia arriva a fari spenti, il solito gruppo forte e con alcune nuove stelline su cui poter puntare per il futuro.
A cura di Jvan Sica
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La domanda che ci arrovella quando si vanno a presentare i grandi eventi sportivi internazionali è sempre la stessa: cosa aspettarsi dall'Italia? Per questi Europei di basket 2025 la risposta che possiamo dare è l'incognita assoluta. L'Italia arriva prima di tutto a Cipro, sede del gruppo C e poi chissà dove con tante potenzialità in parte ancora non espresse e che decideranno gli Europei che andremo a fare.

I top player azzurri agli Europei: da Fontecchio a Spissu e Pajola

Il "giocatore-franchigia" in questo momento è Simone Fontecchio, senza grandi squilli nella sua carriera NBA fino a questo momento ma un giocatore che si prende le sue responsabilità quando indossa la canotta azzurra. Danilo Gallinari ha vinto il campionato a Porto Rico, venendo scelto anche come MVP delle Finals. Non sarà il campionato più probante al mondo ma almeno ci dice di un Gallinari che ancora può dire la sua in questi contesti. Insieme a loro due una serie di atleti di cui già conosciamo i pregi e i difetti: Nicolò Melli, meraviglioso nelle letture difensive ma in sofferenza contro centri molto fisici; Marco Spissu, la "variante Pozzecco" che Pozzecco vuole sempre al suo fianco; Alessandro Pajola, grande difesa e tiro incostante.

I giovani nel roster di Pozzecco: Spagnolo, Procida e Niang

Se questi sono in grande forma e contribuiscono con le loro caratteristiche migliori al gioco della squadra potremmo fare un ottimo Europeo. Ma per andare ancora più su e pensare addirittura di infastidire le favoritissime serve che esplodano definitivamente Matteo Spagnolo, che ha giocato un grande pre-Europeo, Gabriele Procida, nuovo acquisto del Real Madrid e Saliou Niang, draftato dai Cleveland Cavaliers ma il prossimo anno alla Virtus, il quale è la nostra vera grande speranza per un futuro almeno di buon livello

Le avversarie dell'Italia nel Gruppo C degli Europei di Basket

La Grecia di Antetokounmpo

I valori, il senso di famiglia, la voglia di aiutarsi e di spendersi c'è, si nota nelle parole di coach Pozzecco e in quello che gli atleti fanno in campo, ma bisogna salire di livello quando sfidi gli Jokic, i Doncic, la Francia dei giovani e così via.
Il primo supercampione che affronteremo però è Giannis Antetokounmpo, il greek freak che ha dominato, anche se con la vittoria di un “solo” anello, in questi anni in NBA.

Con lui in una Grecia che punta al bersaglio grosso gli altri due fratelli, ma soprattutto un backcourt di tutto rispetto con Tyler Dorsey, Giannoulis Larentzakis e Kostas Sloukas. La panchina è in mano a un mito greco, Vassilis Spanoulis, e per vincere molto dipenderà da come farà giocare la squadra.

La Spagna di Sergio Scariolo

L'altra grande forza in un girone durissimo è la Spagna, squadra campione in carica. La mano è ancora una volta quella di Sergio Scariolo e alcuni pezzi del 2022 sono ancora presenti: López-Arostegui, Brizuela, Parra, Pradilla e i due fratelli Hernangomez, decisivi tre anni fa. Loro guideranno il roster ma rispetto al 2022 le assenze di Brown e Rudy Fernandez si faranno sentire e i giovani dovranno crescere in leadership per puntare di nuovo alla vittoria.
Georgia e Bosnia sempre nel gruppo C sono allo stesso modo insidiose.

Le altre avversarie: Bosnia, Georgia e Cipro

La Bosnia ha Nurkic al centro, non il massimo della vita ma in Europa può ancora dire la sua e Amar Alibegovic, reduce da una delle sue migliori stagioni a Trapani. La perdita di Musa in regia è pesante. La Georgia la conosciamo bene, avendola affrontata spesso in questi anni. Il leader è Toko Shengelia, MVP delle ultime finali scudetto, ma la crescita di atleti come Mamukelashvili, Bitadze e Andronikashvili fanno immaginare a un torneo da outsider. In fondo alla classifica Cipro, agli Europei perché padrona di casa.

Il Gruppo A: domina la Serbia davanti alla Turchia

Il Gruppo A ha una squadra-guida probabilmente per l’intero torneo e una seconda forza, anche due gradini più giù che però può sorprendere in positivo. La grande forza è la Serbia che potrà contare sul miglior cestista al mondo, Nikola Jokić, il quale avrà in mano attacco e difesa della sua squadra, a cui unire poi tanti protagonisti almeno di medio livello NBA: Bogdan Bogdanovic, Nikola Jovic, Tristan Vukčević. Già così sarebbe uno squadrone, ma bisogna aggiungere quelli che sono al livello massimo in Eurolega, come Nikola Milutinov e Vasilije Micić. Tutto ruoterà intorno a Jokic, ma le bocche da fuoco sono innumerevoli. Se tutto gira senza scossoni, è la grande favorita.

Due gradini sotto la Turchia, che ha almeno tre stelle: Cedi Osman, tanti anni in NBA e dal 2024 al Panathinaikos, Shane Larkin, play che ha letteralmente trascinato l'Efes a due vittorie di Eurolega e infine Alperen Sengun, il centro di Houston molte volte paragonato proprio a Jokic per la sua capacità di "vedere" il gioco offensivo anche non essendo un uomo del backcourt. Se tutto si incastra alla perfezione, la Turchia può essere una mina vagante difficile da battere.

Le altre del gruppo A sono distanti dalle prime due. La Repubblica Ceca pochi giorni fa ha perso Tomáš Satoranský ed è davvero poca cosa, così come sembra essere almeno parzialmente scemato anche il miracolo Lettonia dei Mondiali scorsi. Luca Banchi portò una squadra media al quinto posto mondiale, adesso che Kristaps Porzingis sembra ancora completamente immerso nei suoi problemi fisici, il cammino sarà più arduo. Portogallo ed Estonia in questo girone dovrebbero fare la parte del materasso.

Il Gruppo B: Finlandia favorita, poi Germania e Lituania

Il girone B è un piccolo cadeau fatto a una delle squadre organizzatrici del torneo, la Finlandia, che dovrebbe andare avanti grazie alla pochezza generale del gruppo. C'è la Germania, campione mondiale in carica, che si schiera con il roster che ha fatto la grande impresa del 2023 senza però un tassello importante, Moe Wagner. A guidare le operazioni ancora una volta Schröder, la fantasia e l'efficacia saranno nelle mani di Franz Wagner e gli altri a lavorare per tre. Manca anche Hartenstein, campione NBA, che ha problemi al tendine d'Achille.

Dietro la Germania una Lituania sempre ostica ma senza picchi. Mancherà anche Sabonis e per il resto la solita squadra a cui deve entrare il tiro da tre per essere pericolosa. Per il resto poco altro da aggiungere. Il Montenegro con Nikola Vucevic che dovrà fare un numero spropositato di punti per andare avanti, la Gran Bretagna e la Svezia fanalini di coda e appunto la Finlandia che può fare una prima fase in casa davvero on fire. Nelle amichevoli pre-Europeo Lauri Markkanen è sembrato in grande forma e si prenota per essere una delle sensazioni della prima parte di torneo.

Il Gruppo D: Francia per il 1° posto davanti alla Slovenia

Anche nel girone D ci sono due superpotenze e il resto che dovrà sfangarsela come può. In questo caso parliamo di superpotenze vere, la Francia senza Wembanyama ma con una struttura di base forte formata da Yabusele, Cordinier e Jaiteh, ma soprattutto le nuove leve in fase di sviluppo direttamente in NBA. Risacher con gli Atlanta Hawks, Alex Sarr con i Washington Wizards insieme a Bilal Coulibaly sono e saranno con Wemby la Francia che verrà, ma già in questo torneo dovranno mostrare la loro crescita.

Insieme alla Francia l'altra grande è la Slovenia di Luka Doncic, messo a nuovo grazie a un'estate forse per la prima volta di lavoro intenso, ma formata anche da campioni d'Europa 2017 come Nikolic, Prepelic e Muric. La squadra vivrà sulle corde di Doncic ma tutti leggeranno la stessa pagina. Le altre del girone sono l'Islanda, Israele che schiererà un buon prospetto NBA come Deni Avdija, la Polonia che voleva mettere in mostra Igor Miličić Jr., ma problemi al ginocchio gli hanno fatto saltare l’appuntamento e per finire il Belgio, squadra media se non mediocre che punta a fare una discreta figura.

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