Violenza brutale in MMA, Smith infierisce sul volto di Kazama indifeso: “Felice di essere vivo”

Le Arti Marziali Miste sono caratterizzate da un tasso di violenza molto elevato, eppure capita ancora di restare stupiti di fronte a conclusioni particolarmente efferate dei combattimenti. L'incontro di sabato scorso tra il giapponese Toshiomi Kazama e lo statunitense Elijah Smith, all'UFC Vegas 109, ha avuto una conclusione tanto drammatica quanto brutale, candidandola a "KO dell'anno". Devastante la ‘powerbomb' di Smith, che poi ha infierito senza pietà (né era tenuto ad averla, le regole consentono di colpire coi pugni l'avversario a terra, è l'arbitro che deve intervenire velocemente a fermare il combattimento) sul volto ormai indifeso di Kazama. "Sono felice di essere vivo", ha poi detto quest'ultimo dopo essersi ripreso.

Il terribile KO subìto da Toshiomi Kazama nell'incontro di MMA contro Elijah Smith
L'incontro era appena entrato nell'ultimo minuto del primo round, quando il 28enne giapponese si è ritrovato sulla schiena, avvinghiato all'americano. Dopo aver evitato i tentativi di sottomissione dal basso, Smith ha colto l'attimo e trovato la forza per sollevare Kazama sopra la testa e poi scaraventarlo con tutta la violenza possibile contro il tappeto. È appunto questa la mossa chiamata ‘powerbomb', che spesso si vede nel wrestling e che può chiaramente avere conseguenze terribili per chi la subisce.
La nuca del lottatore nipponico ha sbattuto violentemente a terra e in quel momento le luci per lui si sono completamente spente. Kazama giaceva esanime, ma Smith si è comunque avventato su di lui, sferrandogli due terrificanti pugni sul viso privo di protezione, prima che l'arbitro fermasse il combattimento. Sono stati momenti di preoccupazione nell'ottagono, il personale medico è subito accorso per prestare la prima assistenza, poi il giapponese è stato trasportato d'urgenza in ospedale, dove la TAC fortunatamente ha dato esito negativo.
Il messaggio del giapponese dopo essere stato dimesso dall'ospedale: "Sono felice di essere vivo"
È stato lo stesso Kazama più tardi a rassicurare tutti con un messaggio su X: "Per ora sono solo felice di essere vivo…". Dal canto suo il 22enne Smith, subito dopo il clamoroso KO, aveva avuto immediatamente un pensiero per il giapponese: "Voglio solo pregare per il mio avversario, spero che arrivi a casa sano e salvo", aveva detto, ben consapevole della pericolosità di quanto era appena avvenuto nell'ottagono.