Tyson contro Tyson, il match che tutta la boxe aspetta: all’angolo opposto di Fury ci sarà Iron Mike

Il mondo della boxe è in attesa di godersi una sfida tutta da vivere, che vedrà di fronte l'inglese Tyson Fury al debuttante Francis Zavier Ngannou, campione franco-camerunese di arti marziali miste. Ma tutti gli occhi saranno rivolti ad un terzo protagonista che sarà presente alla sfida in programma a fine ottobre, un altro Tyson. Mike.
L'incontro tra l'attuale campione del mondo in carica dei pesi massimi e la stella della MMA, in programma il 28 ottobre a Riyadh, Arabia Saudita, sarà un vero match di pugilato sui 10 round, in un evento già denominato “Battle of the Baddest”, non valido per la cintura WBC e senza alcunché in palio se non l'onore e la gloria. Un incontro che sulla carta è già scritto con Tyson Fury che è nettamente favorito ma che ha ugualmente tantissimo da perdere in caso di sconfitta: un KO contro un lottatore di MMA sarebbe considerata una autentica umiliazione. Per Ngannou, al contrario, sarà la classica occasione d'oro per entrare nel mondo della boxe dopo aver lasciato con qualche polemica l'UFC.
Ma a catalizzare l'attenzione generale è stata la scelta dell'allenatore da parte di Ngannou che ha deciso di mettersi nelle mani di un altro Tyson, Iron Mike, per sfidare un Tyson, Fury. E così la presenza dell'ex stella americana della boxe mondiale, considerato tra i più forti pugili di ogni tempo, è stata al centro anche delle dichiarazioni della vigilia da parte dei due contendenti. Da una parte il camerunense, che ha spiegato perché ha voluto proprio "Kid Dynamite" al proprio angolo: "Ci conosciamo da sempre e questa volta mi sono chiesto, perché no? Così gliel'ho chiesto ed ha accettato. Di certo non sarò in grado di ripeterne la boxe, in soli pochi mesi, ma mi sta insegnando molte cose. Dopotutto non era bravo solo a mettere fuori combattimenti gli avversari ma anche a muoversi in modo perfetto sul ring. Insomma, adesso sto prendendo lezioni da Mike Tyson, non so se mi sono spiegato…"
Una presenza ingombrante e che non è potuta passare di certo inosservata anche dalla parte avversaria. Dove c'è un campione il cui nome è stato dato alla nascita proprio in onore a Tyson. Così, Tyson Fury non ha perso occasione di parlare del suo più famoso e vincente omonimo. "Sfiderò l'uomo di cui porto il nome, una vera e propria leggenda. Sarà contro di me ma alla fine ne uscirà da perdente. Tutto ciò è maledettamente triste. Credo che il suo posto giusto sia nel mio angolo non in quello avversario ma capisco che gli affari sono affari e questa è una di quelle situazioni" ha sottolineato Fury che poi ha promesso di star preparando la vittoria: "Non importa quanta boxe riuscirà ad insegnare… tutti hanno un piano, finché poi ricevono un pugno in faccia e finisce lì".