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Tortu non ci sta: “C’è un video che mi inchioda, ma ho diritto ad una difesa”

Dopo l’oro olimpico nella staffetta, Filippo Tortu è tornato alle gare in Polonia nel meeting di Chorzow, classificandosi terzo sui 200 metri, davanti a Faustino Desalu: “Speravo di fare qualcosa meglio, ma penso di valere già ora un paio di decimi in meno”. Poi l’arringa sul video che circola: “Come tutti i criminali, ho diritto a una difesa…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Dopo la grande sbornia dei trionfi alle Olimpiadi di Tokyo, domenica c'è stato il ritorno alle gare per Filippo Tortu, Gianmarco Tamberi e Faustino Desalu, impegnati in Polonia nel meeting di Chorzow, decima tappa Gold del World Athletics Continental Tour, il secondo circuito per importanza dopo la Diamond League. Tamberi ha confermato l'oro olimpico imponendosi nell'alto con la misura di 2,30, mentre i due staffettisti azzurri si sono sfidati nei 200, con la rimonta di Tortu su Desalu negli ultimi 50 metri che ha dato al velocista sardo la terza piazza dietro i canadesi Andre De Grasse e Jerome Blake. Il tempo di 20"40 è a 19 centesimi dal primo posto ed a soli 6 dal suo personale stabilito 4 anni fa.

Nel dopo gara Tortu ha raccontato la sue sensazioni sulla doppia distanza, che dovrebbe essere lo sbocco futuro della sua carriera. A Chorzow si è vista una partenza disastrosa, ma poi abbiamo nuovamente ammirato lo spettacolare lanciato nel rettilineo finale che ci ha fatto sognare a Tokyo: "Speravo di fare qualcosa meglio, ma non posso non essere soddisfatto. Anche se ho commesso diversi errori: in partenza, per colpa dei rumori dello stadio e di uno sparo col silenziatore, mi sono mosso quando ho visto gli altri farlo. In curva e in particolare all’ingresso in rettilineo non mi sono piaciuto. Nei giorni scorsi mi ero gasato: in allenamento, in certi raccordi, mi era parso di essere sulla parabolica di Monza, tanto riuscivo a spingere. Qui, invece, mi sono mancati i necessari automatismi e l’abitudine a certi passaggi".

Ma Tortu sulle pagine della Gazzetta dello Sport ci tiene anche a precisare qualcosa sul video girato da Gianmarco Tamberi alla vigilia del meeting in terra di Polonia, in cui si vede il 23enne velocista spremere del ketchup su un piatto di riso in bianco: "Guardate cosa sta facendo, lui non è italiano!", attacca il saltatore marchigiano, tra le risate di Desalu e della velocista svizzera Mujinga Kambundji, anche loro seduti al tavolo.

"Intanto, come tutti i criminali, ho diritto a una difesa – arringa scherzosamente Tortu – Sui social circola un video che mi inchioda mentre metto il ketchup sul riso bianco. È un grave peccato, certo. Ma è un mese che lo mangio senza alcun condimento insieme a poco altro e non ce la faccio più. So di aver fatto inorridire molti, mamma e nonna in testa. Mi scuso, è stato più forte di me…".

Meglio pensare allora ai progressi su una distanza nella quale la freccia azzurra ha grandi margini: "Penso di valere già ora un paio di decimi in meno, anche perché visti i tempi degli altri forse le condizioni, in generale, non sono state così favorevoli. Ora mi prendo un paio di giorni per capire se chiudere la stagione o se cercare un altro 200. L’acido lattico del post-gara mi suggerirebbe la prima ipotesi, la voglia di provare a migliorare la seconda".

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