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Paralimpiadi, argento per Zanardi e Mazzone

I due azzurri, dopo aver entrambi conquistato l’oro nella prova a cronometro, hanno ottenuto la medaglia d’argento nella prova in linea. L’ex pilota, nel 15° anniversario dall’incidente che gli ha cambiato la vita, è stato battuto allo sprint dal sudafricano Van Dyk, Mazzone superato in volata dall’americano Groulx.
A cura di Alessio Morra
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Alex Zanardi conquista un’altra medaglia alla Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Dopo aver ottenuto l’oro nella cronometro l’ex pilota ha portato a casa l’argento nella prova in linea. Identico risultato per Luca Mazzzone. Anch’egli ha vinto l’oro nella cronometro ed ha conquistato un argento. Zanardi è stato beffato in volata dal sudafricano Ernst Van Dyk, mentre Mazzone è stato preceduto dall’americano William Groulx. La medaglia di Zanardi è particolarmente significativa. Perché oggi ricorre il 15° anniversario dell’incidente che lo privò delle gambe. Per il bolognese questa è la quinta medaglia paralimpica: due ori e un argento a Londra e un oro e un argento in Brasile.

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L’argento di Zanardi – Dieci atleti sono partiti sul lungomare di Pontal. A metà gara, cioè dopo 30 km, l’olandese Tim de Vries era il leader. Ma la fuga di de Vries non va a buon fine perché un gruppetto di inseguitori guidati dall’americano Oscar Sanchez di fatto riapre la gara. Al termine del terzo, dei quattro giri, Zanardi è addirittura quinto. Il gruppo compatto giunge al traguardo. Zanardi e il sudafricano Van Dyk accelerano e si giocano la vittoria. Van Dyk ha la meglio e chiude in 1h37’49’’. Terzo è l’olandese venticinquenne Jetz Plat. Quarto Sanchez. Zanardi dopo aver conquistato la medaglia più prestigiosa con serenità ha accolto il secondo posto:

Sono contento così. Lo sapevo che sarebbe stato diverso da ieri. Ero vuoto. Quando sono arrivato all’ultima curva non ho avuto la forza di superare Van Dyk. Sono davvero felice per questo risultato. C’è gente che lo sogna per una vita intera e non lo ottiene mai e io dopo aver vinto l’oro adesso ho anche un argento. Il futuro? Sono un ragazzino.

Mazzone secondo – Mazzone è stato il grande protagonista della gara nella sua categoria ed ha dominato per quasi tutti i quarantacinque chilometri del percorso. In volata però ha prevalso l’americano William Groux, che come motto ha ‘never quite’, non fermarti mai. Terzo posto per lo svizzero Tobias Fankhauser. L’azzurro al termine della gara era molto soddisfatto:

Purtroppo il percorso era molto piatto, gli altri anni lo avevo staccato in salita. Sapevo di poter prendere l’argento ed ero consapevole che l’americano fosse forte. Sono contentissimo e non potevo pensare che dopo Pechino avrei conquistato altre medaglie. Domani c’è la gara a squadra e posso arricchire il bottino.

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