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Non riconoscono Totò Antibo e lo fermano all’ingresso: “Sapevano chi sono, è stato mortificante”

Increscioso episodio accaduto a Salvatore Antibo, ex primatista dei 5mila e 10mila metri, alle porte di un impianto palermitano dove si era recato per seguire gli allenamenti dei suoi ragazzi: “Mi hanno fermato, anche sapendo chi fossi non hanno voluto sentire ragioni”. Per il nervosismo è stato colpito anche da un malore.
A cura di Alessio Pediglieri
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Brutto episodio accaduto a Salvatore "Totò" Antibo, uno dei miti dell'atletica italiana e non solo. Il già campione europeo dei 5000 e 10000 metri, si è visto respingere all'ingresso di un impianto sportivo nella sua Palermo dove si era recato per seguire l'allenamento di alcuni ragazzi. Era senza tesserino d'allenatore ma anche quando si è presentato non c'è stato nulla da fare: "È stato mortificante, sono amareggiato". Per il nervosismo ha poi avuto anche una crisi epilettica, patologia di cui soffre da anni.

Come non riconoscere una delle glorie di sempre dell'atletica italiana? Si può, perché è capitato ma ciò che è incomprensibile è l'accanimento di rifiutarsi nell'accettare l'errore e rimediare. E quanto accaduto a Totò Antibo in uno degli impianti sportivi di Palermo rasenta l'incredibile. A raccontarlo lo stesso campione azzurro, oggi stimato allenatore: "Ai custodi qualcuno ha anche detto chi ero" ha spiegato poi Antibo, "ma loro non hanno voluto sentire ragioni. Hanno ribadito che non mi conoscevano e che dovevano fare il loro dovere".

L'increscioso fatto è avvenuto alle porte dell'impianto di viale del Fante a Palermo, dove Antibo si era recato per seguire i suoi ragazzi in una tranquilla seduta di allenamento. Che non ha potuto assistere perché all'ingresso è stato fermato dai responsabili della sicurezza: "Mi hanno chiesto un tesserino – ha racconta il campione al Quotidiano di Palermo – Io, tra l’altro, ho la tessera da istruttore ma l’avevo lasciata in macchina. Sinceramente ho trovato mortificante questo trattamento, sono molto amareggiato".

Ma ciò che non è stato accettabile è quando lo stesso Antibo è stato presentato da alcune persone lì presenti: "Anche in quel caso" spiega l'ex campione "non hanno voluto sentire spiegazioni". Incredibile ma vero, così ha dovuto desistere e accettare l'amarezza di venire trattato come una persona qualsiasi. E invece si sa perfettamente che non è così: Antibo è ad oggi ancora l'unico atleta italiano ad avere vinto una gara in Coppa del Mondo, ed è stato per decenni primatista italiano dei 5.000 e dei 10.000 metri piani, prima che entrambi i record venissero battuti da Yemaneberhan Crippa.

"Per la rabbia e il nervosismo" ha quindi concluso "mi è venuta anche una crisi epilettica, di cui soffro da tempo". Antibo, oggi 62enne, qualche anno fa, era stato ricoverato d'urgenza per embolia polmonare.

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