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Matricola sogna la NFL ma fa i conti con un fisico fuori dal comune: a 14 anni ha il 59 di piede

Eric Kilburn, un giocatore di football americano di 14 anni potrà finalmente avere calzature adatte al suo piede, un incredibile numero 59. Il tutto grazie all’appello di mamma Rebecca che ha scatenato un effetto domino tra diverse aziende sportive: “Per me è tutto, è cambiato il mondo”.
A cura di Alessio Pediglieri
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Eric Kilburn Jr potrà continuare a sognare l'NFL, il massimo campionato di Football Americano. Lui, 14enne matricola che milita attualmente nella Goodrich High School, in Michigan, e che calza un impressionante misura, il 59, avrà infatti una scarpa unica, realizzata grazie alla tecnologia 3D. Si tratta della più grande mai realizzata per un atleta minorenne, grazie all'intervento dell'azienda sportiva Under Armour, che ha deciso di aiutare Eric confezionando per la prima volta al mondo una taglia ad hoc per permettergli di praticare sport e camminare ogni giorno senza dolori.

Un problema non da poco per un ragazzo di soli 14 anni che misura un piede da record e che non è riuscito fino d oggi a trovare una scarpa conforme alle proprie misure. Rischiando anche di dover dir addio al suo sogno più grande: diventare un professionista di football americano. Le qualità, assicurano alla Goodrich High School ce le ha, così come la stazza (208 centimetri per 130 kg) visto che è ben più grande dei suoi coetanei, e ciò lo ha aiutato in campo. Ma nel quotidiano, per Eric non sono sono mancate le difficoltà, per una corporatura ben oltre i limiti consueti degli adolescenti.

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Problemi di tutti i giorni, semplicemente per camminare e che hanno costretto Eric a dover sopportare piaghe e vesciche ai piedi. In assenza di scarpe adatte ha dovuto calzare delle infradito anche durante il periodo invernale per due anni di seguito, non potendosi permettere calzature ortopediche costosissime, di oltre 1.500 euro. Per Eric un vero e proprio calvario, per una struttura che lo aveva caratterizzato sin dalla nascita e che lo sta accompagnando nell'adolescenza. Appena nato, infatti, il pediatra aveva subito avvertito i genitori che il problema principale sarebbero stati i piedi, visto che non ne aveva mai visti di così grandi.

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Senza dimenticare dei dolori e gli infortuni subiti, soprattutto distorsioni a caviglie e ginocchia nel praticare il suo sport preferito, il football, con scarpe anche due-tre misure più piccole: "Una preoccupazione costante" ha sottolineato il quattordicenne "perché sono in fase di sviluppo e se il mio piede crescerà ancora non so davvero cosa potrei fare. Solamente avere delle scarpe adatte, che non mi provocano dolore o vesciche tutti i giorni, per me significherebbe tutto, un mondo diverso".

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Un appello accolto immediatamente dopo che la sua storia molto particolare aveva coinvolto il mondo sportivo con una intervista apparsa sul MLive-The Flint Journal e a seguito di varie richieste sui social da parte di mamma Rebecca, nel disperato tentativo di aiutare il figlio. Una vera e propria lotta che ha permesso anche di aprire una campagna di micro-finanziamento è riuscita a raccogliere quasi 30.000 euro con cui la famiglia metterà a disposizione anche per altri giovani nella stessa situazione di Eric per risolvere il problema di trovare il numero di scarpe adatto a loro. Fino all'intervento diretto arrivato dalla Under Armour, che ha già cambiato per sempre la vita del giovane atleta.

Una storia che non è passata inosservata a Robb Cropp, senior director della Under Armour, che ha deciso di risolvere il problema in modo definitivo. Under Armour ha preso un rendering 3D dei piedi del ragazzo e ha così creato uno stampo personalizzato che è stato poi utilizzato per realizzare una scarpa ‘da zero', unica: "È la cosa giusta da fare per dare una mano a Eric perché continuasse il suo sogno e vivesse meglio. Volevamo assicurarci che avesse i tacchetti per poter giocare ed esibirsi sul campo e poi sapevo anche che dovevamo realizzargli delle scarpe che potesse indossare tutti i giorni".

Un progetto non semplice, visto che la realizzazione delle scarpe su misura richiede un processo da sei a otto settimane e con costi importanti, ma tutto sarà pronto per l'inizio della stagione sportiva: "Svolgo questa professione da circa 30 anni e non ho mai avuto nessun piede di queste dimensioni" ha spiegato Cropp mostrando in un video come verrà realizzata la calzatura. "È stato semplicemente travolgente" ha raccontato la mamma di Eric: "…e la cosa più bella poter dire che ce l'abbiamo fatta! Ha le scarpe! Piangiamo di felicità… Siamo così grati a tutti!"

La decisione presa dalla Under Armour ha scatenato un effetto a catena tra le altre aziende che sono leader nell'abbigliamento e nelle calzature sportive, tra cui si è distinta la stessa Puma, che si è mossa per verificare la possibilità di dare a Eric una fornitura costante di scarpe: "Non esiste una dimensione dello stampo per un piede di questo tipo, perché è una tale rarità dal punto di vista della produzione di massa", ha detto Max Staiger, responsabile delle produzioni per il basket della Puma. "1.500 euro per ogni paio di scarpe? Una follia, ma non ci interessano i costi o che taglia sia: le realizzeremo senza problemi e Eric potrà utilizzare ciò che sembreranno delle classiche scarpe normali. Con un piccolo ritocco solo per lui"

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