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Marcell Jacobs racconta la sua nuova vita da sconosciuto in Florida: “Qui nessuno mi cerca”

Marcell Jacobs racconta questo suo nuovo capitolo della vita in Florida. Si sta allenando in vista degli Europei di Roma e per le Olimpiadi di Parigi in un clima sereno e senza riflettori addosso: “Qui nessuno mi cerca”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Marcell Jacobs scalda i motori. Il velocista azzurro ha cominciato un nuovo percorso in Florida ed è già molto ottimista per mettersi alle spalle un 2023 di infortuni e concentrarsi sugli obiettivi principali di questo 2023: Europei di Roma e ovviamente le Olimpiadi di Parigi. Il cambio di allenatore, da Paolo Camossi a Rana Reider l'ha portato anche a un trasferimento a Jacksonville, proprio in Florida dove ha preso il via un nuovo capitolo della sua vita. Qui sta trovando condizione, forza e concentrazione per farsi trovare pronto.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, dopo quasi cinque mesi di lavoro e di vita rivoluzionata, adesso iniziano a giungere i primi segnali solo positivi. Jacobs vuole misurarsi nuovamente con la pista, con la gara da cui manca dal 10 settembre 2023 in cui totalizzò un 10”08 sui 100 al meeting di Zagabria. "Quando sarò sui blocchi di partenza? – ha detto nel corso dell'intervista alla Gazzetta – Penso di esordire per metà aprile con uno o due 100, anche se nulla è definito". Ora però la Florida sembra essere il suo posto felice: "Qui nessuno mi cerca".

Qualche infortunio di troppo ha bloccato Jacobs in questo 2023.
Qualche infortunio di troppo ha bloccato Jacobs in questo 2023.

Aveva bisogno di ritrovare soprattutto se stesso Jacobs dopo tanti infortuni che hanno impedito allo sprinter di poter essere al meglio della forma ai Mondiali di Budapest. Può essere stato anche questo il motivo che forse l'ha portato a scegliere di separarsi da Camossi e di continuare la sua avventura negli States, come se fosse un nuovo capitolo della sua carriera. "Sono sereno, sta andando molto bene: mi alleno seriamente e con scrupolosità in vista di una stagione che sarà ricca di impegni da onorare".

Jacobs ha sottolineato anche quando potrà ufficialmente tornare a correre: "L’esordio, facilmente, avverrà nell’ambito di una riunione universitaria proprio a Jacksonville insieme ad alcuni sprinter del mio gruppo – spiega – Il secondo impegno potrà dipendere anche dall’esito del primo. Il 28 aprile sarò per la prima volta al meeting di Ostrava e a seguire, in avvicinamento agli Europei di Roma, a Oslo o a Stoccolma in Diamond League".

Jacobs punta agli Europei di Roma e alle Olimpiadi di Parigi 2024.
Jacobs punta agli Europei di Roma e alle Olimpiadi di Parigi 2024.

La nuova vita di Jacobs in Florida

È un Jacobs cambiato e profondamente convinto di potersi rialzare e scrivere ancora pagine importanti della sua vita sportiva. "Non c'è paragone da quando sono arrivato qui ad adesso: anche le fatiche in palestra sono state utili – ha detto a proposito del trasferimento in Florida – Ragiono in termini di watt e in cinque mesi, in termini di forza, velocità ed esecuzione, tutto è cambiato". Le nuove impostazioni dettate dalla guida tecnica di Reider hanno ridisegnato anche alcuni aspetti della sua corsa: "Ho curato molto la fase di accelerazione: una volta che metti bene in moto la macchina, il resto viene di conseguenza – ha spiegato – Ho usato molto il 1080, macchinario che funziona da traino: ora a terra esprimo una potenza che non pensavo di avere. Intorno ai 40 metri mi sento come su una rampa di lancio, pronto a decollare". 

La Florida rappresenta dunque il suo porto sicuro dove meditare e allenarsi allo stesso tempo. "Qui è tutto molto tranquillo, rispetto a Roma poi… Mi trovo bene – aveva detto a Style Magazine – Qui vicino abitano la nonna e una zia. Ancora non ci siamo visti perché nel primo periodo ho voluto concentrarmi sugli allenamenti e sull’ambientamento, ma lo faremo presto". Jacobs di fatto dopo il suo trasferimento in Florida è letteralmente sparito dai radar dei media: "Qui sono uno dei tanti, nessuno mi cerca per eventi extra sportivi o mi coinvolge in iniziative varie – sottolinea alla Gazzetta dello Sport – Faccio casa-campo-casa, mi godo moglie e figli e quando loro sono andati in Ecuador per una decina di giorni, ho fatto il pigrone". Insomma, l'inizio di una nuova vita in un posto in cui i riflettori su di lui si sono un po' spenti ma pronti a riaccendersi solo per una gara.

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