Leonardo Cenci, alla maratona di New York con un tumore: “Sarà con me al traguardo”
Leonardo Cenci ha già vinto. Il 44enne perugino, orgoglio italiano, sarà il secondo atleta al mondo, il primo del Belpaese, a partecipare alla maratona di New York con un cancro in corso. Un tumore ai polmoni in fase avanzata infatti affligge il grande appassionato di sport che è pronto a correre i 42 chilometri e 195 metri della prestigiosa competizione e magari battere il record del suo unico predecessore Fred Lebow, 5 ore e 32 minuti.

Una forza di volontà incredibile quella di Cenci che si è detto “emozionato, motivato ma soprattutto pronto”. E pensare che già durante la fase di preparazione ha dovuto affrontare non pochi problemi legati alle sue condizioni di salute, rischiando anche la vita. Queste le sue parole riportate da Repubblica: “Anche se mi sono dovuto fermare due volte, una volta a inizio preparazione, in agosto, per una gastroenterite che mi ha fatto tribolare parecchio. E una volta la settimana scorsa perché mi aveva fatto infezione il Port, un piccolo dispositivo sottocutaneo inserito nella vena succlavia che serve per fare la chemioterapia, avendo le vene ormai chiuse. Ho rischiato la vita per un'infezione batterica. Mi si era gonfiata tutta la zona. Per fortuna il medico se n'è accorto nell'ultimo ‘tagliando' prima della partenza, per cui con un piccolo intervento ha rimosso il Port e mi ha pulito l'infezione. Ora sto bene ma correrò coi punti".
Cenci lotta con la malattia dall’agosto 2012, quando i medici gli diagnosticarono il tumore annunciandogli che avrebbe avuto al massimo 4-6 mesi di vita. E invece Leonardo non si è mai abbattuto e ora vuole correre e battere il record di Lebow, fondatore della maratona che corse con un tumore al cervello: “Umberto (Risi, campione anni ’70 e ora allenatore di Cenci, ndr) ha calibrato gli allenamenti sulla mia situazione clinica, come fosse un abito su misura. Mi sono allenato per battere il record di Lebow e ho rispettato la tabella di marcia”.
Un grande lavoro spirituale per Cenci, che dopo aver incassato i complimenti del presidente del Coni Malagò, e del console italiano a New York, ha vissuto una vigilia molto particolare della gara. Una maratona in cui avrà un peso da portare al traguardo: “Sabato poi lo dedicherò alla meditazione e alla preghiera, per trovare la giusta concentrazione in vista della gara. E anche se domenica saremo 54mila in verità saremo solo io e il mio cancro: lo prenderò per mano e lo porterò fino all'arrivo, vediamo se sarà capace di starmi dietro".