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Laura Dahlmeier aveva perso il fidanzato nello stesso modo in cui è morta lei: travolto da una valanga

Il destino di morire sfidando la montagna ha accomunato Laura Dahlmeier e il suo fidanzato: Robert Grasegger era morto nel 2022 in Patagonia, sul massiccio del Fitz Roy.
A cura di Paolo Fiorenza
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La morte si è portata via Laura Dalhmeier nello stesso modo in cui si era presa anche il suo fidanzato, Robert Grasegger, finito tragicamente tre anni fa a causa di una valanga che lo aveva travolto. L'ex campionessa olimpica e mondiale tedesca di biathlon all'inizio di questa settimana è stata colpita in pieno da un enorme masso staccatosi dalla parete che porta alla vetta del Laila Peak, in Pakistan, mentre nel caso del suo compagno fatale era stata la massa di neve che lo aveva investito su una cima della Patagonia: identica la dinamica, così come la passione infinita di entrambi per la montagna.

Laura Dalhmeier e il fidanzato Robert Grasegger nel 2019, quando erano vivi e felici assieme
Laura Dalhmeier e il fidanzato Robert Grasegger nel 2019, quando erano vivi e felici assieme

Robert Grasegger era morto tre anni fa per un incidente simile a quello della fidanzata Laura Dalhmeier

Robert Grasegger è morto all'inizio di gennaio del 2022, all'età di soli 29 anni, in un incidente da valanga in Patagonia. L'alpinista si trovava sulla Aguja Guillaumet (2579 metri), nel massiccio del Fitz Roy in Argentina. Anche in questo caso – come in quello della Dalhmeier, in cui la sua compagna di scalata si è salvata – è andata meglio per una seconda alpinista, che è solo rimasta ferita. Un terzo alpinista, scampato alla valanga, è corso a cercare aiuto, in mancanza di dispositivi di comunicazione. Sul posto sono stati inviati in serata 40 soccorritori e un elicottero militare. L'alpinista ferita è stata localizzata, recuperata dall'unità di soccorso e trasportata in ospedale, dove è stata ricoverata in terapia intensiva, riportando numerose fratture. Il corpo di Grasegger è stato ritrovato soltanto nella mattina di venerdì 7 gennaio.

Della tragedia di Grasegger si è parlato nel documentario "Laura Dahlmeier e l'ebbrezza dell'altezza – La sua vita dopo la carriera nel biathlon", in cui l'ex campionessa tedesca si è aperta non solo sul suo amore per l'alpinismo, ma anche sulla fine del suo fidanzato. Quando nel documentario la Dahlmeier incontra per un caffè la sua amica e sorella del suo defunto compagno, Veronika, la vicenda di Robert diventa l'argomento principale della conversazione.

Veronika dice di Laura e della sua passione: "La preoccupazione riguardo all'alpinismo è che sia semplicemente uno sport rischioso. A un certo punto, le statistiche ci colpiranno, ma io mi fido semplicemente di lei in quello che fa". Poi ricorda il tragico incidente del fratello il 6 gennaio 2022: "In genere mi fido delle capacità alpinistiche di tutti. Ma ci sono semplicemente molti esempi, incluso mio fratello, il suo ex fidanzato, che è semplicemente morto mentre faceva alpinismo. Ora sto facendo i conti con la cosa, ma ovviamente non è facile, né per Laura né per me".

La stessa Dahlmeier afferma poi nel documentario: "Penso che sia molto importante riflettere seriamente su questo aspetto, è già successo troppe volte. Naturalmente, quando si verifica un altro incidente grave e succede qualcosa a persone molto vicine, ci si pone di nuovo la domanda: ‘Ora come si va avanti?'". Una domanda terribile che adesso si fanno tutte le persone che volevano bene a Laura: la sfida estrema alla montagna ha fatto un'altra vittima.

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