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L’Italia dei “pazzi” vince il mondiale di calcio a 5. Azzurri campioni alla Dream World Cup

Quando la diversità non è vista come un limite ma come una possibilità ecco che vengono fuori storie belle come quella della Nazionale di Enrico Zanchini, campione del mondo alla Dream World Cup organizzata a Roma. “È un grande sogno che si realizza – dice il ct – la vittoria di una grande battaglia culturale per il diritto di questi ragazzi a fare sport”.
A cura di Biagio Chiariello
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Campioni del Mondo!”. Una frase che quest’anno noi italiani purtroppo non potremo sicuramente gridare al cielo visto che la Nazionale non è riuscito nell’impresa di qualificarsi a Russia 2018. Eppure quella stressa frase è stata urlata un paio di giorni fa dai nostri atleti al Campionato mondiale di calcio a 5 per pazienti psichiatrici. A trionfare infatti sono stati gli Azzurri. In finale la squadra guidata dal ct Enrico Zanchini ha battuto nettamente il Cile per 17-4. Il torneo si è disputato dal 13 al 16 maggio al Pala Tiziano di Roma. Proprio il 13 maggio 2018 è stata una data significativa perché ha celebrato i 40 anni della legge Basaglia, con la quale chiusero definitivamente i manicomi. "È un grande sogno che si realizza – dice Zanchini – la vittoria di una grande battaglia culturale per il diritto di questi ragazzi a fare sport, e farlo a livello agonistico. Una strada che, a costo di grandi sacrifici, porta queste persone a unire il corpo alla mente". In precedenza gli Azzurri avevano sconfitto Francia, Perù, Uruguay, Ungheria e Ucraina. Terzo il Perù che ha sconfitto nella finale di consolazione proprio l'Ungheria. "I nostri giocatori – spiega ancora Zanchini, promotore dell'iniziativa insieme allo psichiatra Santo Rullo – sono persone che accusano disturbi bipolari, schizofrenia, depressione e che hanno trovato nell'impegno nello sport una strada che ridà innanzitutto dignità alla persona".

Alla Dream World Cup hanno preso parte oltre 140 pazienti  psichiatrici provenienti da dieci Paesi del mondo. Al di là dell’evento sportivo in sé, l’obiettivo principale è stato quello di combattere lo stigma e favorire l’utilizzo del calcio come pratica di riabilitazione. Il progetto è nato nel 2016 con la prima edizione in Giappone. L'Italia era giunta terza. Dall'esperienza sono poi nati il docu-film "Crazy for Football" di Volfango De Biasi e l'omonimo libro di Francesco Trento e dello stesso regista. "Questa iniziativa – spiega lo psichiatra Santo Rullo, promotore dell'iniziativa insieme allo stesso Zanchini –  ha realizzato il sogno di tutti i partecipanti di vestire la maglia della propria nazionale. Questa maglia ha abbattuto la vergogna, lo stigma del disturbo psichiatrico e investito di orgoglio tutti". La prossima edizione della Dream World Cup si disputerà in Perù nel 2020. "Ma il sogno più grande – conclude Rollo che è anche presidente del comitato internazionale per il calcio nella salute mentale – è organizzare la stessa rassegna nel 2022 in Qatar in contemporanea con i Mondiali della Fifa".

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