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Kostomarov racconta l’orrore delle amputazioni in TV, la giornalista si commuove

Roman Kostomarov, leggenda del pattinaggio sul ghiaccio, per la prima volta in TV ha raccontato la sua terribile storia, aprendosi sulle amputazioni. Parole che hanno colpito tutti profondamente.
A cura di Marco Beltrami
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Come sta oggi Roman Kostomarov? La storia della leggenda del pattinaggio sul ghiaccio e showman per mesi ha tenuto tutti con il fiato sospeso. Ha visto la morte in faccia l'ex campione olimpico classe 1977 che ha dovuto subire le amputazioni dei piedi e di parti importanti delle braccia. Un'esperienza terribile che Kostomarov ha deciso per la prima volta di raccontare in TV in una popolare trasmissione davanti a milioni di telespettatori. Un momento a dir poco toccante.

175 giorni. Tanto è durato il calvario del campione europeo e mondiale. Tutto è iniziato con una polmonite sottovalutata, che è degenerata. L'atleta si è ritrovato così intubato in un letto d'ospedale con un'infezione estesa che ha portato poi alla necrosi, a problemi circolatori e tante altre complicazioni. Inevitabile amputare prima i piedi e poi le mani per Kostomarov che ha rischiato anche la vita prima del definitivo risveglio. Poi sono arrivate le difficoltà psicologiche legate alla presa di coscienza della nuova condizione fisica.

Anche grazie all'affetto dei suoi cari Roman è andato avanti, con la lunghissima riabilitazione passata anche attraverso l'utilizzo delle protesi. In diversi video sui social il campione russo ha mostrato la sua nuova vita e addirittura negli ultimi contenuti fa vedere come riesce anche a palleggiare con un pallone da calcio. Insomma miglioramenti notevoli da parte di Kostomarov che ha deciso senza filtri di raccontare la sua storia alla popolare presentatrice Lera Kudryavtseva in un format di grande successo in cui vengono intervistati personaggi celebri che si aprono a 360°.

Lera nel presentare il suo ospite non è riuscita a trattenere le lacrime: "Sepsi, cancrena, amputazione. Più precisamente, amputazioni multiple. Queste terribili parole non sono solo termini per te, sono il tuo orrore, fisico e mentale. La tragedia di un uomo, di un atleta, di una persona sana. La storia della tua malattia è un segreto medico, solo tu hai il diritto di rivelarla. Rom, dimmi come sei sopravvissuto".

A quel punto Roman si è rivelato un fiume in piena soffermandosi sulle amputazioni: "Ho appena iniziato a tossire senza sosta, tosse e tosse. Ho solo pianto e ho capito che non c'era altra via d'uscita". E poi ancora, con un racconto da brividi: "Urlavo di dolore, come se fossi stato operato vivo. All'inizio non puoi sollevare la testa dal cuscino, alzare il braccio ed è anche difficile sollevare la gamba mozzata. Non appena hanno iniziato a dispiacersi per me, io ho cominciato a piangere".

Nonostante la forza che ostenta su Instagram, non mancano momenti difficili per Roman che non resiste soprattutto quando vede video del passato: "È molto difficile. A casa mi tolgo le protesi delle mani e ho l'opportunità di guardare il mio telefono quando vedo video di come stiamo lavorando in sala con il regista, mettendo su un nuovo numero con Oksana, piango subito. Dobbiamo ammettere che questo è ormai per sempre. Non importa cosa fanno, non importa quali protesi installano. Questo non sostituirà le mie braccia e le mie gambe. Puoi ancora vivere senza gambe, ma come puoi vivere senza braccia? Tutta la vita è costruita su questo. Mi sono tatuato sulla mano che la morte fa parte della vita. In realtà l'ho riscontrato".

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