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Irma Testa racconta l’odio dopo che si è dichiarata omosessuale: “Siete in via di estinzione”

All’inizio del mese di dicembre, Irma Testa ha fatto coming out, dichiarando la propria omosessualità. E lo ha fatto per un motivo preciso: “Quella festa sguaiata in Parlamento nel momento in cui non è passato il Ddl Zan mi ha fatto letteralmente schifo”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Irma Testa non solo è una delle eccellenze italiane nello sport, ma anche un nome destinato a restare scritto per sempre nella storia. La quasi 24enne di Torre Annunziata il 31 luglio scorso è stata infatti la prima azzurra a vincere una medaglia olimpica nel pugilato femminile, un bronzo ancora più prezioso a fronte della totale assenza di pugili italiani nel torneo maschile dei Giochi di Tokyo. E così, se in 101 anni non era mai accaduto che non avessimo alcun rappresentante in nessuna categoria, ci ha pensato la pugnace atleta campana a darci una grande soddisfazione.

Combattiva sul ring quanto decisa fuori, Irma Testa all'inizio del mese di dicembre ha fatto coming out dichiarando la propria omosessualità, una decisione che va oltre la sfera personale e vuole essere di esempio per altre persone, ponendosi come baluardo di libertà e autodeterminazione. Quanto sia lontano un mondo in cui ognuno possa vivere la propria vita senza essere giudicato – se non discriminato o insultato – lo dimostrano proprio alcune reazioni becere che sono seguite all'annuncio della pugile torrese.

"Se dopo il mio coming out tutti quanti avessero detto ‘ma chissenefrega' sarebbe stato troppo bello, sarebbe stata la vera rivoluzione – racconta con amarezza al Corriere della Sera – Ma purtroppo non è stato così, fa ancora scalpore, fa notizia. Leggevo certi commenti… quelli di una parte di persone sui social, ai tempi in cui era uscita la notizia. Dicevano: ‘Tanto siete in via d’estinzione'. ‘Lo sport era l’unica cosa rimasta sacra, siete entrate voi e lo state rovinando'. Cose molto brutte".

La Testa spiega come sia davvero difficile dichiararsi in un contesto di questo tipo, ed è il motivo per cui lo ha fatto solo ora: "Se dopo dieci anni ho deciso di farlo soltanto ora è perché nello sport è ancora un tabù. Vengono ancora criticati calciatori, atleti e atlete che dichiarano di essere gay o lesbiche. Nello sport è un tema ancora intoccabile, secondo me invece è un ambiente come tutti gli altri. Io dei commenti social negativi me ne frego. A volte familiari e amiche mi girano messaggi con offese rivolte a me e dicono: ‘Ma Irma, hai letto?'. E io rido, mi diverto, perché da questi commenti si vede l’ignoranza, e questo tipo di ignoranza non può che far ridere. Ma un conto sono le offese contro di me, che ho una corazza molto forte, un conto vengono rivolte a giovani o persone fragili. Non sappiamo come possono reagire bambini, ragazzi davanti a questo genere di vessazioni online. Se ho una compagna? No, sono single".

Irma Testa ha deciso di esporsi, di tirare pugni virtuali contro l'ignoranza e i pregiudizi anche per chi non può farlo, e lo ha fatto in un preciso momento. Quando ha visto quelle scene nel nostro Parlamento: "Quando ho visto tanti senatori della Repubblica italiana saltare scompostamente di gioia nel momento in cui non è passato il Ddl Zan. In quell’istante ho deciso che dovevo fare qualcosa. Si può essere contrari, magari ci si può confrontare per apportare dei correttivi a una legge, ma vedere quella festa sguaiata mentre c’erano persone che ne soffrivano mi ha fatto letteralmente schifo", dice a Repubblica.

Il coming out di Irma le ha cambiato la vita: "Mi sento felice e ho tanta voglia di trasmettere anche agli altri le sensazioni che sto vivendo in questo periodo della mia vita. Ora punto a vincere nel 2024 a Parigi con più determinazione per emozionarmi ancora con la mia gente". Con questa voglia e chiarezza di animo e cuore, niente sarà impossibile per la campionessa azzurra.

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