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Olimpiadi Tokyo 2020

Infortunio shock nel decathlon: Van der Plaetsen atterra a faccia in giù, va via in sedia a rotelle

Attimi di grande paura allo Stadio Olimpico di Tokyo, quando il belga Thomas Van der Plaetsen si è infortunato al momento dello stacco durante la prova di salto in lungo del decathlon, atterrando faccia in giù nella sabbia e restando immobile per interminabili secondi. Il 30enne ex campione d’Europa è stato portato via in sedia a rotelle.
A cura di Paolo Fiorenza
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Grande spavento allo Stadio Olimpico di Tokyo durante la prova del santo in lungo nel decathlon: il 30enne belga Thomas Van der Plaetsen ha perso completamente l'assetto in volo a causa di un infortunio al momento dello stacco, al punto da girarsi quasi completamente di fianco ed atterrare faccia in giù nella sabbia. Una scena terribile, raramente vista nella pedana del lungo: gli attimi immediatamente successivi sono stati davvero preoccupanti, con l'atleta immobile col volto nella buca. Fortunatamente era il dolore per l'infortunio alla gamba destra e non la conseguenza di danni peggiori provocati dall'atterraggio.

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Era il primo salto di Van der Plaetsen, che un'ora prima aveva corso i 100 metri, piazzandosi quarto nella sua batteria con il tempo di 11"05. Il belga è sembrato accusare un primo problema durante la rincorsa, fermandosi e tornando indietro per riprovare. Evidentemente l'infortunio stava già covando e quando ha poggiato tutto il carico sul piede destro per staccare dalla pedana, qualcosa ha ceduto forse all'altezza della caviglia, come si vede nel video.

Il dolore era tale che il campione europeo del 2016 non è stato in grado di tirarsi su: dopo interminabili attimi immerso con la faccia nella sabbia, è rotolato fuori dalla buca. L'infortunio è apparso immediatamente di gravità tale da non consentire a Van der Plaetsen di poter proseguire la competizione olimpica di decathlon: il belga è stato portato fuori dallo stadio su una sedia a rotelle. La sua storia personale peraltro è meritevole di essere ricordata: ha vinto il bronzo nell'eptathlon agli Europei indoor nel 2014, ma qualche settimana dopo ha ricevuto una notizia che gli ha cambiato la vita. Gli avevano tolto la medaglia per essere risultato positivo a un controllo antidoping, ma lui era così sicuro di non aver consumato nulla di proibito che ha deciso di andare da un medico. È così che gli hanno rilevato alti livelli del marcatore tumorale dei testicoli: aveva un cancro.

Dopo aver subito un intervento chirurgico, Van der Plaetsen ha iniziato la terapia antitumorale continuando ad allenarsi per tornare alle competizioni e nel novembre dello stesso anno ha sconfitto la malattia. Successivamente ha creato la fondazione ‘Back on track', allo scopo di raccogliere fondi per programmi di riabilitazione dal cancro. Reduce dall'ottavo posto a Rio nel 2016, stavolta si è dovuto arrendere all'infortunio e alle Olimpiadi di Tokyo il suo nome rimarrà non classificato. Nulla al confronto di quello che ha passato: Van der Plaetsen ripartirà più forte di prima.

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